Stefano Guerrini suggestions:
Per Antonio Mancinelli, abito gessato di Brioni
Per Patricia Cornwell, anello Anemone di Daniela De Marchi
Per Jeffery Deaver, bastone da passeggio (bastoni.it)

Innamoramento a prima vista: Stefano Guerrini, fashion editor. Stiloso, graffiante. E, soprattutto, romagnolo, come me. Lui è nato a Lugo, io ad Alfonsine. Tra moda e letteratura ecco cos’è scaturito.  

Foto di Stefano Guerrini scattata da Andrea Ferrato


Tre domande a Stefano Guerrini curatore del blog lepillolediStefano








1) Qual è il tuo scrittore preferito?
“Se si parla di moda ho sempre apprezzato moltissimo la penna di Antonio Mancinelli. All’inizio del mio percorso nella moda ebbi il piacere e l’onore di intervistarlo, dopo che lo avevo seguito per anni sulle pagine di Mondo Uomo, rivista maschile che non esiste più. In seguito ho avuto modo di lavorare con lui per un breve periodo a Donna, imparando che scrivere di moda significa non solo saper, ovviamente, scrivere, ma anche avere una sorta di antenna sempre attiva per cogliere input, cambiamenti, idee dai più svariati ambiti creativi. Questo ho sempre apprezzato di Antonio, che seguo oggi dalle pagine di Marie Claire, che quando scrive di moda non parla in realtà solo di moda, ma di società, di arte, di costume, di tutto quello che con la moda può interagire e comunicare.

Se invece non parliamo di fashion writers, ho una passione per i thriller americani, adoro Patricia Cornwell e il suo personaggio Kay Scarpetta, tanto quanto Jeffery Deaver e i suoi Lincol Rhyme e Amelia Sachs, che da “Il collezionista d’ossa’ in poi mi hanno accompagnato in molte notti insonni a cercare di arrivare ai vari colpi di scena delle loro avventure”
2) Quale accessorio o capo di abbigliamento vedresti bene indossato dallo scrittore/scrittrice scelto?
“Se parliamo di Antonio Mancinelli, direi assolutamente una giacca sartoriale, elegante e modellata sul suo corpo, elegante, come sa esserlo lui. Magari un gessato. Se invece parliamo di Jeffery Deaver ad esempio, lo vedo assolutamente con un bastone da passeggio, con un manico importante, magari di legno intagliato. Non posso non citare però i personaggi nominati e non pensare alla Camaro d’epoca che guida Amelia nelle avventure di Deaver, anche un’auto può dire molto dello stile e delle caratteristiche di un personaggio. Patrica Cornwell la immagino con un bel paio di pantaloni dal taglio maschile e una camicia bianca, morbida, più femminile, pochi elementi superflui, ma un anello importante, legato agli affetti”
3) E tu? C’è un oggetto dal quale non ti separi mai?
“Se si parla di stile, ho una fisicità che mi impedisce di giocare molto con gli abiti. Quindi ho sempre amato gli accessori. Sono un uomo che ha fatto delle day bag un’estensione del proprio io, come ha sostenuto un caro amico una volta, ed è vero, ho sempre con me una borsa (quasi mai la stessa) piena di cose. Ma ho una passione anche per i maxi-foulard, indossati al posto delle sciarpe, e per le spille, spesso di Michele Polli.n.i. design”

Da un punto di vista più personale, ho sempre con me due foto, ma non vorrei svelare di più
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