Lei è Gabriella Crespi, designer di eccezionale grandezza. Mi chiedo in quanti a Milano, chiusi dentro i grandi palazzi tra una sfilata e l’altra, abbiamo potuto apprezzarne la voluttà. Già, perchè di questo si tratta. Oggetti da ammirare in solitudine, pieni di storia. Tra un addetto seduto su una sedia marroncina e anonima che ti dice “sì,  fotografi quello che vuole” (che lui ha capito come vanno amate le cose) e un vigile solerte che invece blocca il tutto e alzando un dito avverte che non si può. Che non si deve.  Ma intanto alcune foto le ho fatte e me le sono portate a casa. Non quella di apertura al post, ma le altre che seguono. E me le guardo, che sono a un palmo dalle mie emozioni. Riflesse sugli specchi o sull’acciaio. Se ancora non ci siete andati, fatelo. A Palazzo Reale, l’entrata è gratuita.  Gabriella Crespi ha lavorato anche nel mondo della moda, collaborando con la maison Dior e, in seguito, anche con Stella McCartney. Quest’ultima nel 2008 le chiese di rieditare una sua collezione di gioielli firmata anni ’70.