Si chiama Col Claudine, è  in metallo dorato ed è in vendita da Louis Vuitton.


 Decisamente è il mio “musthave”,  un po’ fetish e un po’ scolaretta. Questo oggetto mi piace anche grazie alle suggestione letterarie delle quali ogni tanto vi parlo. E quando le riscopro, proprio dentro gli accessori di moda, desidero possederli. Il colletto di Vuitton  fa parte di quell’immaginario francese legato ai primi del ‘900 allorché, dalla penna di Sidonie Gabrielle Colette, uscirono le avventure della giovane Claudine. L’ adolescente, la cui storia è ambientata inizialmente nel piccolo paese di  Montigny, divenne in poco tempo una vera icona di stile. Furono lanciati modelli alla Claudine, ma anche profumi cappelli e grembiuli. E colletti, ça va sans dire.
Colette è una scrittrice straordinaria, Se non avete ancora letto nulla di lei preparatevi a farlo. Si apriranno mondi straordinari. 

“Da tre anni in qua, ecco di che genere sono le mie conquiste amorose…Il signore della poltrona undici, il signore del proscenio quattro, il gigolo delle seconde gallerie…Una lettera, due lettere, un mazzo di fiori, una lettera ancora: tutto qui. Presto il silenzio li scoraggia e devo riconoscere che non insistono un gran che” (Colette, La Vagabonda Es edizioni) 

Colette