Devono averci pensato un po’ le giornaliste di moda prima di prepararsi al grande contrattacco. Poi hanno deciso il “si fa muro” e alla prossima settimana della moda milanese, in agenda a febbraio,  schiereranno il loro primo NO contro le fashion blogger. 

“Alle maison sarà detto chiaro chiaro che non non entreremo alle sfilate se ci saranno loro”  – mi ha anticipato ieri sera una  sostenitrice della protesta. Il bubbone è venuto fuori mentre gustavo una ribollita alla trattoria delle Spade, in un clima ormai di fine Pitti tra racconti, saluti e abbracci vari. “Non è possibile vedere in prima fila queste ragazzette con il cellulare in mano che mandano sms per vantarsi di essere lì. Capisci? Noi andiamo alle sfilate per lavorare non per far sapere al mondo che siamo lì”. 

Insomma i grandi brand dovranno vedersela con le decane della moda: “ la maggior parte delle fashion blogger sono incompetenti, non conoscono nemmeno la storia del costume”. 

Il j’accuse parte proprio dalla competenza e dal rapporto che le fashion blogger instaurano con i brand: “fanno pubblicità a prodotti che ricevono in regalo, questo falsa l’autenticità dell’informazione”. 

Che ci fosse malumore l’avevo capito interrogando qualche firma importante della moda, ma da qui ad organizzare una rivolta proprio non lo l’avrei immaginato.

E’ guerra? Lo è. E mentre aspettiamo i comunicati ufficiali, ditemi, voi cosa ne pensate?
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