“Non facciamo beneficenza e non siamo un istituto di formazione per fashion blogger” è la risposta di  Nicola Antonelli, project manager di LuisaViaRoma,al malcontento che circola sul web riguardo all’evento Firenze4Ever organizzato da LuisaViaRoma alla vigilia di Pitti Uomo. 

Troppa discriminazione, lamentano le fashion blogger. “Non esistono ospiti di serie A e ospiti di serie B. Dire che è da cafoni è fargli un complimento”, scrive irritata Lucrezia di My fashion Crumble sul sito di Italian Fashion Blogger. Alcune di loro, come Valentina Coco di ZaguFashion, hanno addirittura strappato l’invito pubblicamente e sono rimaste a casa.

“Sì, ho visto che la titolare di un un blog lo aveva fatto – continua Antonelli – ma non possiamo ospitare tutti. Non è una forma discriminante, è che non abbiamo spazio sufficiente per accogliere tante persone”


Ma è vero che l’invito è personale e lasciate fuori i fidanzati delle blogger mentre fate entrare i compagni di quelle vip?

“La festa del sabato è un momento per far conoscere i blogger fra di loro, se entrassero amici e parenti non ci sarebbe più spazio per gli altri. Poi non è che facciamo passare i fidanzati di quelle famose, è che hanno un entourage di professionisti intorno a loro: Chiara Ferragni per esempio ha un suo staff, i cinesi sono venuti con i loro manager, Andy aveva il suo fotografo. Ripeto: non siamo una scuola per far crescere le blogger, ma un’azienda che organizza un evento con i blogger più influenti. Non investiamo su una ragazza che si è svegliata una mattina e ha aperto un blog di moda, le altre non si devono arrabbiare per questo. Anzi, le invito a crescere in modo tale da essere anche loro invitate allo style lab.”

Ho visto che i nomi sono sempre gli stessi. Ma non conviene promuovere altre realtà?

“La nostra formula è mantenere una metà uguale agli anni passati e un’altra invece che cambia ogni volta”

Chissà quanti regali riceveranno le blogger Vip

“Nessuno, comprano tutto con i propri soldi”

Ma che ritorno ha un’azienda come la vostra? Ovvero, in termini di riscontro, ha senso veicolare prodotti costosissimi attraverso ragazze giovani le cui lettrici non dispongono, in genere, di somme così elevate da poterli acquistare?

“Sì, perché raggiungono tutti, anche le non fashion victim. Creano engagement  e fidelizzazione. E poi hanno madri, sorelle…”

Insomma un affare

“E’ comunque un fenomeno che si sta inflazionando, di blog di moda ne nascono ogni giorno. Lo abbiamo visto anche da tutte quelle proteste”

  
  
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