Prima di iniziare un’altra intensa settimana di giugno (stasera reading al quale parteciperò e domani di corsa a Firenze per seguire due giorni di Pitti) ho scelto il mare. Cercavo proprio Il  mare scritto, quello raccontato da Marguerite Duras. In realtà possiamo trovarlo ovunque, quel mare. Da soli o in compagnia. Avete presente quando scattate le foto e attraverso le immagini parlate con noi? Ecco, se fatte con criterio proprio quelle immagini diventano mari immensi, pieni di parole. Di linguaggi che avverto, mentre lascio scivolare la rotellina del mouse lentamente verso il basso. 


E’ con questo criterio che ho trascorso due giorni a far la fidanzata. Abbiamo festeggiato il nostro anniversario proprio nei luoghi della mia infanzia, giusto per far parlare gli oggetti inanimati. La mia scuola elementare, ad esempio, o il mare dove nuotavo da ragazzina con la ciambella rossa. E’ una cosa che con i fidanzati si deve fare ogni tanto. Viaggiare fra le cose, intendo. E per qualche ora condividerli con gli sguardi, senza like o “pinnate” varie. 


Così sono partita con la valigia e i miei must-have: il libro di Marguerite Duras, i morbidi leggings bianchi, l’abito di lino disegnato da un ex fidanzato di Patty Pravo, che oggi ha un negozio a Firenze sul Ponte Vecchio (ma ve ne parlerò più a fondo perché merita) e le meravigliose zeppe di pelle e tessuto verde di Tommy Hilfiger che ho selezionato e avuto grazie a Zalando.  


A proposito di Zalando vi ricordate l’intervista che mi hanno fatto? Se l’avete persa la ritrovate QUI

 

 

 

 

 

 

 

I was wearing
 
Peacock Blue leggings