I termini sono praticamente uguali, in letteratura e nelle arti profumiere. Si declina un’essenza nel suo presente narrativo, nella composizione, nella storia che racconta, nelle emozioni che infonde. E non è la prima volta che sento parlare del profumo della carta stampata, una sensazione olfattiva che piace anche a me.
Ma accipicchia non avrei mai pensato di spruzzarmi addosso l’odore del “visto si stampi”. E invece l’ho fatto, a Pitti Fragranze perché Geza Schoen, uno dei nasi più rivoluzionari, è riuscito a immortalare tutto il sapore di una lettura. L’idea è partita, guarda caso, dall’editore Gerhard Steidl che ha poi coinvolto Karl Lagerfeld, per realizzare il design del packaging. Colpito dalla frase dello stilista “il profumo che preferisco è quello di un libro fresco di stampa”, Steidl si è lanciato con la rivista Wallpaper in questa curiosa avventura realizzando un prodotto a mio avviso molto raffinato. 

Seppure in circostanze diverse le suggestioni letterarie hanno guidato i  massimi esperti in materia di fragranze, a cominciare da  Romano Ricci pronipote di Nina Ricci che ha trasportato l’innocente Giulietta di Shakespeare nel XXI secolo rendendola folle e decisamente audace in preda alle note di Juliette has a Gun oppure il maestro profumiere Mark Button con Wood and Absinth, dove l’assenzio rimanda agli effluvi delle notti di Baudelaire. Legame creativo ancor più definito quello di Bertrand Duchaufour con la scrittrice Denyse Beaulieu, che sulle note di Séville à l’Aube hanno dato vita a un vero e proprio plot incentrato sulla passione tra una donna e un giovane spagnolo in una Siviglia a festa per la Settimana Santa. E per chiudere anche un intreccio da dipanare: si chiama Eight & Bob il profumo che Celso Fadelli ha scelto di lanciare sul mercato scoprendo la composizione originale della famosa fragranza creata nel 1937 da Albert Fouquet che conquistò l’intera famiglia dei Kennedy. Essa viaggiò per lunghi anni dalla Francia agli Stati Uniti nascosta tra le pagine di un libro intagliato.  
Giustappunto da dove eravamo partiti con la prima immagine che avete visto. I cerchi dunque si chiudono. Così come le storie. Ma qualche goccia di profumo aiuta. Se non altro a rammentarne l’esistenza.