$ Mi fu chiesto di immaginare una borsa facile e funzionale, tecnologica e minimale. La mia risposta – per fortuna sono una indomabile disobbediente – fu la Baguette” $ 
(Silvia Venturini Fendi)


La mia prima Fendi la vedete in foto, oggi viaggia ancora con me. Dentro, accoccolati come gatti, coesistono molti miei ricordi: libri di esami, Parigi, astucci, fazzoletti rosa, caramelle all’anice e bottigliette d’acqua. Rigorosamente Vichy. 
Ma anche portafogli vuoti e speranze sulle quali investire. A distanza di anni posso dire che siamo rimasti uguali, io e lei. Ci siamo abituate ai temporali, questo sì. Ma ne abbiamo apprezzato i profumi, i colori gotici. E,con moderazione, anche gli arcobaleni successivi. 

Quando ho saputo della presentazione di Baguette, volumone pubblicato da Rizzoli in occasione dei 15 anni della icon-bag, sono andata a vedere. Perché i modelli sono cambiati, da quella prima borsa universitaria, ma come tutte le cose. Azienda Fendi compresa, la cui storia (tutta al femminile) iniziò nel 1925 in Via del Plebiscito a Roma dentro una piccola boutique, con Edoardo Fendi e la moglie Adele. Anni dopo diventò di casa un’ eccentrica Anna Piaggi e un giovane Karl Lagerfeld autore del marchio, la famosa doppia F. Oggi Fendi appartiene al gruppo francese Vuitton. 

Davanti alla distesa di Baguette, in Corso Como 10, si muove a suo agio Silvia Venturini Fendi nipote di Adele e creatrice nel ’97 di questo indovinato prodotto, così chiamato perché si porta sotto il braccio come il pane francese.
Così, tra un aperitivo e l’altro, la prima domanda che mi sorge spontanea è la seguente:

Come mai un libro intero dedicato a una borsa?
“Non è solo questo, o almeno la Baguette non è semplicemente una borsa – mi spiega Silvia Fendi – è un pezzo di storia della nostra azienda, oltre ad essere un prodotto di grande successo internazionale, più di mille modelli. Ma, soprattutto,è stata la prima borsa ad entrare in una nostra passerella” . 

Vuol dire che non avevate mai portato borse in passerella? 
“Proprio così, la Baguette ha cambiato anche il nostro modo di concepire la sfilata. Un cambiamento insomma”

Il libro è molto ampio: 344 pagine, 250 foto a colori, 80 euro se lo si vuole comprare …
” Sì ma non contiene solo foto, che pur sono emblematiche nella storia di questa borsa e delle sue varianti, comprese le versioni uniche disegnate da artisti famosi. All’interno si trovano anche interventi scritti molto interessanti”

Banana Yoshimoto, Sarah Jessica Parker, Sophie Fontanel, Paola Antonelli, Pearl Lam, Quirino Conti, Dana Thomas e Achille Bonito Oliva. 

Ma non era il caso di fare un libro sulla sua famiglia? Lei rappresenta la terza generazione, ci saranno pure straordinari momenti da raccontare o piuttosto aneddoti, piccole storie… 
“Lo faremo, faremo anche quello”