$ Il lusso è una manifestazione dello spirito e lo spirito una prova di indipendenza $ 
(Robert Colonna D’Istria)

“Esiste una sola regola: evitare imitazioni e contraffazioni, essere sé stessi. Il lusso non ammette che si scimmiotti  il vicino o si copi senza capire”. Parole sante, in un’epoca dove tutto si riproduce spacciandolo per proprio. Dove ogni aspetto della personalità passa attraverso le influenze altrui.  

E’ davvero un lusso scommettere su sé stessi?  

Me lo sono chiesta leggendo un piccolo pamphlet dal titolo “L’arte del lusso” inviatomi dalla casa editrice Lindau per una recensione su questo blog.

L’autore, lo storico francese Robert Colonna d’Istria, esplora con una certa dovizia il fenomeno giungendo alla conclusione  che è possibile includerlo nella categoria dell’arte.  
Il lusso, da non confondersi con l’opulenza (“c’è una volgarità insopportabile, oltre a una sconfortante ottusità mentale, nel considerare lussuoso ciò che semplicemente è troppo costoso”), è un sentimento. Lo si può considerare, dunque, un valore aggiunto e promuoverlo come tale, è “ben più di un comportamento accessorio o un ornamento dell’esistenza … è un principio di vita”. Questa sorta di trattato sul saper vivere, di 181 pagine, l’ho letto tutto d’un fiato.
Distinguersi mi sembra un buon proposito per questo nuovo anno.