Brava Stella Jean che ha promosso l’uomo al centro di un crocevia culturale con quell’idea del moto a luogo, prendendo come riferimento la New York degli anni ’60. Questo suo proposito di non fermarsi all’apparenza lo considero un augurio e non solo per la prossima stagione. Un uomo che sente il richiamo dell’appartenenza e che, secondo tali dettami, indossa pantaloni in stampa wax o in tessuto canvas rigato sorretti da bretelle. Ma anche camicie a righe della tradizione italiana abbinate a Guayabera e trench di ispirazione British. Meno male che alla sfilata di Stella Jean ci sono andata. Il debutto della sua linea Homme era pieno di significati. Forti ed importanti come il titolo della collezione, “Orthodox Dandies”. Dico meno male perché se mi fossi limitata a leggere il comunicato stampa mi sarei un po’ confusa: “La prima collezione Stella Jean si contraddistingue per un estemporaneo, e al tempo stesso imprevedibile, sincretismo che converge in un autentico simposio culturale…”. Dunque: o uno è ortodosso o è sincretico. O mantiene salda la sua identità aprendosi al mondo o la diluisce in un sincretismo che, letteralmente, mette insieme e mischia cose diverse. Un messaggio così importante quando parte da una bella testa, come lo è di fatto Stella Jean, deve arrivare diretto. Preciso. Per giunta, se si sottolinea ancora nel comunicato il “fascino ortodosso compatto” non si può poi dire che deve essere “accompagnato a un buon libro di Pirandello”. Già proprio lui, l’autore di Uno, nessuno e centomila, la pura disgregazione dell’identità. E allora mio caro ortodosso dandy della prossima primavera estate dai retta a me: prendi pure il bastone da passeggio che fa sempre storia, ma sotto braccio metti un libro di Haim Baharier. Non sarà un ortodosso ma ti racconta tutto sull’identità. Solo così sarai davvero perfetto.

Good job Stella Jean! I really liked her idea of portraying a man who does not only stop at his appearance. Having as a style reference New York in the 60s, the man of Stella Jean understands that to fit in must mix with canvas stripes trousers and suspenders with Italian shirts and trench of British inspirations. I feel so lucky I went to the runway. The debut of her line was so full of strong and important meanings as its title: “Orthodox Dandies”. I also would like to give a piece of advice to this dandy of the future: please, leave behind Pirandello – suggested by the press release of the collections- and his “Novelle per un anno” and take with your always-fashion-forward walking stick a Haim Baharier book. Only with that you will be really perfect.