Fra poco anche le vostre valigie avranno un coiffeur. Avete presente il cellophane verde che ricopre i bagagli in aeroporto? Ebbene, l’epoca del monocolore è finita. A breve disegni fashion daranno un look molto singolare ad ogni vostro trolley. Lo ha anticipato Fabio Talin, 45 anni, inizio in un garage e ora a capo di Secure Bag, a Milano per ritirare il premio di Italian Leadership Event. Storie di felice imprenditoria, quelle raccontate alla manifestazione di Roberto Re, nettamente in controtendenza con il clima economico italiano. Che si esprimono nei bilanci di Giovanni Rana, il re dei tortellini, e negli investimenti di Flavio Briatore, la maggior parte effettuati all’estero. “In Italia è difficile lavorare, non c’è meritocrazia. Se nella mia azienda qualcuno non funziona lo mando a casa, l’allenatore della mia squadra Paulo Sousa l’ho licenziato tra il primo e secondo tempo di una partita. I politici invece non se ne vanno, si tengono stetti il loro stipendio da 15 mila euro. Coscienti che se andassero sul mercato non varrebbero mille euro. Chi governa non comanda e il presidente del consiglio è come un p.r.” 



Scardinano certe convinzioni le donne invitate al premio, tutte poco inclini alle lamentele. “Facciamo più fatica nel mondo del lavoro? La trovo una definizione sessista. Sono arrivata dove sono perché in Mediaset credevano di avere di fronte la solita segretaria, non si sono accorti che facevo altro. E lo facevo bene”, racconta la regina della tv Fatma Ruffini. Grinta e voglia di cambiare per Giusy Versace, atleta paralimpicaNon mi piace l’espressione diversamente abile, dire disabile non è un ‘offesa. E’ il comportamento delle persone che ferisce. Una volta al mare mi tolsi le protesi alle gambe per fare asciugare la pelle, una bambina si avvicinò per toccarle e la madre arrivò per portarla via di corsa chiudendole gli occhi con le mani per non farle vedere la mia situazione. Fu un gesto terribile”. Come terribile è la situazione ad Haiti, dove Martina Colombari si è recata più volte, impegnata con la Fondazione Francesca Rava: “Nasco da un concorso di bellezza, cosa volete che dica? Che l’importante è la bellezza interiore? Cerco di crescere, di rendermi utile. Di credere nelle cose che faccio”. Un premio dopo l’altro ogni ospite rivela un pezzo di sé. Platinette e la sua fragilità: “Sono solo, ma se trovassi qualcuno da amare per il quale fare i minestroni sarei felice. Di cosa ho paura? Di finire come quegli uomini di una certa età tristi e soli che vanno a cercare giovanotti”.    


English version


Soon even your luggage will have a hairdresser. You know the green cellophane with which you cover your luggage at the airport? Well, the color green is going to be transformed into a thousand fashion ideas that will give a very unique look to your  trolley, even to the more anonymous one you bought in a hurry before leaving. Fabio Talin, 45, head of Secure Bag, presented the project in Milan once he received the Italian Leadership Event award. Stories of happy entrepreneurs, those told in the event of Roberto Re, in a national situation not particuary happy. But also stories of life and who continues to move forward with their own beliefs, like Fatma Ruffini: “Women have a harder time in the working world? I find a sexist definition. However I got where I am because Mediaset thought of me as a secretary and did not realize I was doing other stuff.” Award after award everyone told a tale of their success like Flavio Briatore decided his way as a teenager. An award after another each guest reveals a piece of themself, like the fragility of Platinette: “If you had someone to love  I would be happy to stay home and make soups, but I will not see myself like those men of a certain age who go looking for young men”But also the strength of Giusy Versace: “I do not like the word differently abled, saying disabled is not an offense. It is people’s behavior that hurts, once at the sea I took off my prosthetic legs to dry out in the sun and a little girl approached to touch them her mother came to take her away by closing her eyes with her hands to look at them’. That is something relly upsetting.