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Fatima Val, born in 1985, raised in Tatarstan and Moscow, mother of two children, draws inspirations from Bradbury’s books. Her woman is chameleonic and diffrent from one situation to another. She embodies the thought of adaptability, as animals do with nature. In a magical landscape where the forest is a symbol of life, Fatima Val’s models go down the runway with sweatshirt and peplum, metallic nuances and talismans printed on shirts to emphasize strength and creativity.
“I do believe in a more conceptual kind of fashion – she says – which can express your thoughts. In this collection I used the language of talismans as everyone has a secret hope that works as propulsion in the daily life and it’s the deepest bond between us and our dreams. I want people to wear this idea. All I see today is garments weather too loose or too tight. I like staying in the middle, and low hells.”

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Si ispira ai libri di Ray Bradbury Fatima Val, classe ’85, madre di due bambini, cresciuta in Tatarstan, l’adolescenza a Mosca. Sarà per questo che vede la donna ben corazzata, un gioco camaleontico che la vuole diversa in ogni situazione. Non è il movimento di identità in discussione quanto l’adattamento, come fanno gli animali in sintonia con la natura. Segno che il carisma sta nella trasformazione, vero. Ma anche in una strategica protezione dell’anima e della sensibilità, ché quando si ritorna a casa ci si muove all’interno per davvero. 
Così, in una cornice magica dove si ricrea una foresta come simbolo della vita, le donne di Fatima Val sfilano decise con volumi over, popeline sulle felpe, nuance metalliche e talismani disegnati sulle maglie. Giusto per enfatizzare forza e creatività. 

“Credo in una moda concettuale – mi racconta – in grado di esprimere un pensiero. In questa collezione ho usato il linguaggio dei talismani, ognuno di noi ha un desiderio segreto che funziona come spinta nel quotidiano. La voglia di realizzarlo ci porta avanti, ci dà una direzione. E’ il nostro legame più immediato con i sogni, con il mondo onirico. Il corpo deve indossare questo, deve esprimere una volontà. Oggi vedo in giro capi estremi o troppo larghi o troppo aderenti. A me piacciono le giuste misure e i tacchi bassi”