It’s  inside an ancient building in Paris, Rue JJ Rousseau and more than a shop looks like a flirty parlor from fifties : sofas, colored feathers , lingerie hanging , flowers and tends. Fifi Chachnil is the undisputed queen of lingerie, moves quickly on her high heels , sitting upright and and with her legs slightly bent . I met her in her atelier in Paris and I learnt a thing or two about seduction
“I find it horrible that girls today do not have any consideration of lingerie, I see flabby bellies and sagging breasts . They should use  lingerie and corsets more because teaches a good posture. It ‘s like architecture , gives  shape to the body” .Actually the containment line produced by Fifi is the most attractive I’ve seen , nothing like sad spanx. Here we play in attack , we provide all protective schemes, they disguise the extra pounds between lace and ruffles. “That in the name of being comfy  has transformed his body, the teenagers want to be relaxed do not use heels and walk with their belly forward. This way of doing deforms the body”
But what about when we are in the company of someone?
“You do not you use it of course, when you have an appointment you are wearing a different type of lingerie and then turn off the light . Of course he does not look at the chubbiness to the sides”.
She says it with such self-assurance that you can not contradict it, as you could . She, who has dressed Nina Hagan and designed the first collection to provide for her three daughters certainly knows. “When I design I like to think of the inner desire that women have to be extravagant , some of them dressed in sober outfits on the outside but are much more imaginative under their clothing. I am inspired by the 50s because I love the silhouette ,  the femininity, I like to draw everything in its place : breast high, narrow waist and wide hips . It’s true that this kind of lingerie is more restrictive but we are moving in a different way and I like this . I do not know why but I have a feeling that the voluptuous sometimes scares “
Same reasoning also for her new clothing line ?
“Yes, I thought of the midi skirts and the clothes that I like elegant but comfortable to wear . This spring I chose the colors like sky blue , powder pink , polka dots and stripes for the costumes.
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Si trova all’interno di un antico palazzo di Parigi, in Rue J.J. Rousseau. E più che un laboratorio sembra un salottino civettuolo degli anni cinquanta: divanetti color cipria, piume colorate, lingerie appesa, fiori e tende a mò di separé. Fifi Chachnil, la regina incontrastata della lingerie, mi viene incontro sorridente si muove velocemente sui tacchi alti, mi invita ad  accomodarmi. E già si capisce dove andrà a parare l’intervista: io seduta e ripiegata su me stessa, lei appena appoggiata sul ciglio della sedia, busto eretto e gambe leggermente piegate di lato. “Trovo orribile che le ragazze oggi non abbiano alcuna considerazione della biancheria contenitiva, vedo pance flaccide e seni cadenti. Dovrebbero usarla di più perché educa a  una buona postura. E’ come un’architettura, da la forma al corpo” 

A dire il vero la linea contenitiva prodotta da Fifi è quanto di più seducente abbia visto, altro che tristi panciere dei supermercati, Qui si gioca in attacco, si forniscono schemi protettivi, si camuffano i chili di troppo tra pizzi e volant. E’ tutta una strategia.
Bellissima ma non mi pare comoda 
“Ecco, in nome della comodità ci si dimentica del corpo. Vedo tante adolescenti  che vogliono stare rilassate perciò non usano i tacchi e camminano con la pancia in avanti. Questo modo di fare, negli anni, deforma il corpo”. 
Ma come la mettiamo quando siamo, come dire, in compagnia?
“Non la si usa ovvio, quando hai un appuntamento indossi un altro tipo di lingerie e poi spegni la luce. Di certo lui non guarda i cuscinetti ai fianchi”. 
Lo dice con tale sicumera che non è possibile contraddirla, del resto come si potrebbe. Lei, che ha vestito Nina Hagen e Vanessa Paradise e disegnato la prima collezione per mantenere le sue tre figlie, di certo ne sa. 
“Quando disegno intimo mi piace pensare alla voglia che hanno le donne di essere stravaganti, alcune di in loro vestono sobrie all’esterno ma sono molto più estrose sotto gli abiti. Mi ispiro agli anni ’50 perché amo la silhouette, la femminilità, mi piace disegnare ogni cosa al suo posto: seno alto, vita stretta e fianchi larghi. E’ vero che sono più costrittive ma ci fanno muovere in maniera diversa e a me questo piace. Non so perché ma ho la sensazione che il voluttuoso faccia paura”
Stessa espressione sensuale anche per la sua nuova linea di abiti?  
“Si. Ho pensato alle longuette e ai vestiti, che mi piacciono eleganti ma comodi da indossare. Per questa primavera ho scelto i colori blue ciel, rosa cipria, pois e righe per i costumi”.  
Ragazze io mi butto. Vediamo un po’ che effetto fa :)