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Hello guys, I was invited three days in Florence for the MiddleEastNow, the festival dedicated to the contemporary Middle East and North Africa, with cinema, documentary, art, music, food, talks. 52 films in the program, 23 short films. I made some interviewsand I am preparing an article for you. Stay tuned!
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Ho trascorso tre giorni a Firenze, ospite del MiddleEastNow, la rassegna cinematografica (ma quest’anno anche di musica, arte, cucina e fumetti) che ci racconta il Medio Oriente contemporaneo con ben 52 titoli in programma. Le emozioni sono state tante. Forti. Dolorose. Come potete immaginare non sono temi semplici da affrontare: a partire da “Omar”, l’ultimo film del regista Hany Abu-Assad candidato quest’anno agli Oscar e proiettato per la prima volta in Italia. E poi la guerra in Siria documentata da Talal Derki con l’opera straordinaria “Return to Homs”, la vita delle donne afghane rinchiuse nel carcere di Takhar per i loro cosiddetti “crimini morali”, i sogni di Sepideh la ragazza iraniana che vuole diventare astronoma o quelli di Alì che in un liceo di Baghdad sogna di possedere un paio di Nike. Ma preferisco raccontarvi di amore e di rapporti. Di come certi temi sono un linguaggio universale, di come certe mancanze si trasformano in forza e avviano trasformazioni incredibili. Lo farò con due interviste che ho realizzato e che oggi preparerò per voi. Intanto vi lascio a queste foto scattate sopra la splendida terrazza dell’Hotel Santa Maria Novella. C’era un bellissimo sole e avevo un cuore pieno di storie. Ho scelto di indossare una splendida camicia di Gianfranco Ferré, in occasione della mostra a lui dedicata e ancora visitabile al Museo del Tessuto di Prato fino al 29 giugno. 
Photos by Iacopo Risici

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