E‘ l’uomo del futuro e al futurismo, concetto che non passa mai di moda, ha dedicato alcuni dei suoi capi. Ma è anche l’uomo del passato, se per passato si intende l’arte del fare a mano. O meglio, la produzione artigianale  e l’esperienza del lavoro umano. Quello che ti metti lì e cuci e tagli e componi, e parli ogni tanto con la persona che hai vicino e attacchi cristalli. Crei, insomma, delle storie. E anche la tua, di storia. 
 
Mario Costantino Triolo sta tessendo, dunque, il proprio percorso nell’haute couture con la stessa velocità dell’uomo di bronzo dell’artista Umberto Boccioni calabrese anche lui.   Sabato scorso ha infatti presentato ad AltaRoma la sua capsule collection “Following10For”. Dentro la splendida Sala del Trono di Palazzo Falletti gli abiti di Triolo hanno creato movimento e forme, modulati sulla straordinaria voce del soprano Eleonora Buratto. 
 
E dunque volumi, tanti, cristalli preziosi e argenti che impreziosiscono i tessuti dalle linee pulite. Quasi austere. Solo bianco e nero, l’inizio e la fine. Perché le donne di Triolo non hanno bisogno di esporre, ma di narrare. Di irrompere, piuttosto. Mai di allettare.  

Ho indossato i capi di Mario Costantino Triolo durante la Milano Fashion Week, GUARDATE che meraviglia!

E QUI il video con intervista insieme agli altri stilisti del progetto Cultress di pfgstyle