Paris Diary

Parigi è la mia seconda casa. Non è un modo di dire, proprio lo è. Sapete quando capita che in un città ti sembra di averci vissuto, la senti tua come un cappotto caldo di inverno. Ecco, questo è. Perché fra quelle luci morbide, la Senna che attraversa le case, le persone che sembrano tutte speciali e quel bonjour madame che ti apre bene alla vita, io mi sento speciale. Perciò dopo l’inaugurazione del Museo Cardin sono andata a cercare casa. Piccola piccola, certo. Un monolocale, un punto d’appoggio dal quale partire. Vorrei trovarla nel Marais, che è il mio quartier preferito, dove mangio ottima cucina kosher e faccio aperitivo a Les Philosophese. Dove sono certa scriverò il mio romanzo più bello. E vincerò il Goncourt. Ditemi dunque se Parigi non fa sognare!

Paris Diary

A dei progetti così lo spirito si deve adeguare. Perciò ho puntato sugli accessori. Sulle mie scarpe Cult, che smorzano i toni del total black al quale sono sono sempre affezionata, sulla preziosa cluth Ottaviani che appena c’è un raggio di sole dirama una luce pazzesca e al mio cappello Doria1905 che accidenti se fa tanto Parigi. E che rischia di volare dentro la Senna come in un film del grande Truffaut.

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 Il mio articolo sull’inaugurazione del Museo di Pierre Cardin? Lo trovate QUI se avete ancora voglia di leggere

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I was wearing

ROBERTA GUERCINI COAT

OTTAVIANI CLUTCH

 CULT SHOES

 DORIA 1905 HAT