Tendenza Art Nouveau. E’ l’oro, l’opulenza, il fascino, il mistero del presente, il rifiuto di voltarsi indietro. C’è voglia di onirico, di forme astratte, di sessualità: del resto il 1900, periodo dell’Esposizione Universale di Parigi, fu anche l’anno in cui venne pubblicato l‘Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud. L’Art Nouveau non era solo una corrente, era nella pelle. Nei desideri profondi, nel rinnovamento universale. Nell’esplosione dell’indefinito, nei colori dell’Orient Express.

“Se sognare un poco è pericoloso – scriveva Marcel Proust – la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo”. Ed è proprio così che noi faremo. Magari seguendo l’avventura di John Richmond che ha adottato in passerella per l’estate in corso i colori di Alfons Mucha in particolare quelli di Moët et Chandon Grand Crémant Imperial, un poster da lui disegnato che reclamizzava lo champagne francese. Se vi piace questo genere di stile dunque è il caso di adottarlo, come moderni narcisi. In attesa di uno specchio da consumare. 

INDOSSANDO LAETITIA NOCTIS UN PENDENTE LIBERTY DI STRAORDINARIA BELLEZZA

Gli ambienti che vedete nelle foto sono le sale del fantastico Grand Hotel Terme e Spa di Castrocaro Terme. Un edifico art déco inaugurato nel 1938 su progetto dell’ingegnere Diego Corsani, con decorazioni in puro stile Art-Decò del celebre Tito Chini. Ve lo racconteremo meglio nei prossimi giorni su PFGSTYLE TRAVEL.

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