“Se mi dovesse capitare qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare”

(Dario Fo)

Si è spento oggi all’ospedale Sacco di Milano, uno dei più grandi interpreti della cultura italiana. Dario Fo aveva 90 anni, ma era energico come un ragazzino. Sempre attivo, lungimirante, imponente il tempo di certo non gli pesava. I libri recenti, Darwin, ma anche la mostra dei suoi quadri e bassorilievi nel Palazzo del Turismo di Cesenatico lo scorso settembre facevano capire che l’energia era sempre a mille. Così come la voglia di sperimentare e di confondere, ancora intatta da quel lontano Mistero Buffo che fece innervosire il Vaticano.

Lo voglio ricordare così, in quel pomeriggio a casa sua, mentre si parlava di quadri e altri ragionamenti. Con questo articolo che scrissi il giorno dopo, a caldo proprio su pfgstyle che era nato da poco. Ciao Dario.

A casa di Dario Fo

Dario Fo addio all’eterno giullare

 

Non capita tutti i giorni di andare nello studio di Dario Fo, il premio Nobel della letteratura. A me è successo e vi assicuro che è un’esperienza. Primo perché ho visto molti dei suoi quadri che non conoscevo, nelle foto ve ne mostro alcuni ma le stanze sono pienissime. Due di questi li ha dipinti da poco per la prossima rappresentazione teatrale a Milano centrata sull’ultimo libro di Franca Rame, In Fuga dal Senato (il Senato, diceva Franca, è un frigorifero dei sentimenti), una tela è dedicata agli eretici comunitari, detti monfortini (da qui Corso Monforte) , che si buttano nel rogo piuttosto che sottomettersi alla chiesa e al crudele vescovo Ariberto.
E poi perché dentro le case si capisce molto di più riguardo alle persone che vi abitano. E l’immagine di Dario è davvero spiazzante: colori dappertutto, vivacità, energia, presenza continua di persone che entrano ed escono dalla porta lasciando storie in eredità. E’ stato un mondo. Lo è tuttora. Passati gli ottanta e non sembrano pesare. “La mattina sveglia alle otto e non si ferma più – ride Michela la sua assistente per tutta la parte artistica- facciamo fatica in due a stargli dietro” . E’ sempre un viaggio nuovo, un teatro diverso.

A casa di Dario Fo

DARIO’S WORLD

It’s not an every-day matter going to the atelier of Dario Fo, Nobel Prize for literature. It happened to me, and I can ensure you it’s a magical experience. First of all because I got to see a lot of his paintings that I have never seen before. Especially two that he had just made for his upcoming play based on Franca Rame last book “Escaping from the Senate”.
In second place because you can better understand people once you’ve looked into their house. And what I got from Dario Fo is something that will make you clam up: colors everywhere, vivacity, people entering and leaving the house with their stories. There’s a complete world in it. Dario Fo have already passed his Eighties but you really can’t tell by looking at him and what he daily does. “Every morning he gets up at eight o’clock – said Michela laughing, her artistic assistant – we really struggle to keep up his rhythms”.

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