Per darle un nome che non fosse scontato ma apparisse innovativo e proiettato nel futuro scomodarono il Vate. Lui spregiudicato e narcisista, amante dell’amore e del piacere, coniò il nome che diventerà “per sempre”: Rinascente.

E così il patto tra Gabriele D’Annunzio e Senatore Borletti, proprietario quest’ultimo nel 1917 dei grandi magazzini Bocconi, non fu soltanto un contratto in essere ma un pezzo di storia che da lì a poco si sarebbe disegnata fino ai nostri giorni. A riprova che la moda non ha soltanto un’indole superficiale, ma nella sua arrogante leggerezza può raccontare i cambiamenti di un’epoca intera e dipanare i processi evolutivi del pensiero sociale, strano a dirsi, parlando di gonne e di borsette.

La Rinascente 100 anni in mostra

Se non siete convinti delle mie parole vi invito a salire gli scaloni di Palazzo Reale, peraltro di una bellezza rara, per visitare la mostra R100, ovvero i cento anni della Rinascente. Vi si aprirà un mondo, appunto, fatto di scenari differenti: stagioni, storie, cultura, design, personaggi, manifesti, house organ degli anni ’60, fotografie, dipinti. Ognuno di questi oggetti è là per raccontare il periodo d’oro che ha attraversato, per documentare come e perché i consumatori lo avevano eletto fra i must have nella lista dei desideri. Ma anche il clima di quegli anni, la forza inventiva del Novecento, la collaborazione fra giovani artisti che grazie al laboratorio formativo della Rinascente divennero protagonisti dei nuovi scenari creativi: Depero, tanto per citarne qualcuno, Munari, Pistoletto, Warhol.
Ma la mostra, curata da Sandrina Bandera e Maria Canella, storiche dell’arte e del costume, ci riporta anche indietro nel tempo, nel clima degli anni Venti e Trenta con i grandi dipinti dell’artista Marcello Dudovich, padre del moderno cartellonismo pubblicitario italiano.

Ecco perché vale la pena non perderla. LR100 è tutto quello che siamo, il frutto della nostra storia e delle scelte generazionali. E poi, andiamo: Rinascente è un filo del pensiero. Aveva visto giusto ancora una volta il grande D’Annunzio: «Tutto fu ambìto e tutto fu tentato. Quel che non fu fatto io lo sognai; e tanto era l’ardore che il sogno eguagliò l’atto».

La Rinascente l100 5 progetto dell allestimento Carlo Pagani decorazione Bruno Munari  La Rinascente lR100 Cronache la Rinascente-Upim  La RInascente l100 3Inaugurazione del nuovo edificio  La Rinascente l100 1 Mario Amman LItalia Nova

R100 Rinascente Stories of Innovation
dal 27 maggio fino al 24 settembre

Palazzo Reale

Milano