• PATRIZIA FINUCCI GALLO

  • WRITER & JOURNALIST
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Ci si potrebbe inchinare davvero, vista la bontà di questo prodotto. Sua Maestà il Nero, si chiama proprio così, è in mezzo alla tavola e troneggia di fronte ai commensali incuriositi. Siamo pronti per un assaggio che la famiglia Chiari, a capo dell’azienda Vecchia Malga nata nel 1969, ha organizzato per far conoscere uno dei prodotti più buoni dell’Appennino Tosco Emiliano.

Stiamo parlando di un formaggio grana di montagna autoctono che nasce a 800 metri di altezza tra i comuni di Castel D’Aiano, Tolè e Cereglio e che deve il suo nome alla tipica colorazione della crosta. La sua superficie è trattata con carbone vegetale e cera d’api, ispirandosi alle antiche tecniche di produzione. Stagionatura per un minimo di 24 mesi e ingredienti naturali: latte, proveniente dalle aziende agricole dell’Appennino tosco-emiliano, caglio e sale. Tutto, garantiscono i produttori, come una volta rendendo Sua Maestà il Nero un alimento altamente digeribile meritevole della medaglia d’oro al Concours International de Fromages de Montagne spuntandola sui concorrenti francesi nel paese dei formaggi per antonomasia

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Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa

io credo che tra poco mi farò una birra

(Homer Simpson)

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Ad accompagnare gli assaggi, completi di ottimi salumi e tigelline, un’altra novità in Famiglia Chiari: la preziosa Birrina, leggera e dal colore dorato che riprende un’antica ricetta bolognese.

Se amate i locali dalle atmosfere di montagna il loro storico negozio di gastronomia La Baita, situato a pochi passi da Piazza Maggiore, vi piacerà. La vetrina, in Via Pescheria nel cuore dell’antico mercato bolognese, è una delle più fotografate dai turisti, sotto la vendita al dettaglio sopra l’area ristorazione. 

TASTE FOOD

Questo TASTE FOOD dunque mi ha fatto conoscere un buon prodotto perfetto anche come antipasto nel SALOTTO DI PFGSTYLE, riproponendo magari i taglieri che la famiglia Chiari aveva predisposto, sollevati in alzatine al di sotto delle quali erano sistemate calde tigelle appoggiate in sacchetti di carta arrotolati.

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