Patrizia Finucci Gallo
Un caffè letterario, mood shabby chic, salottini dove fermarsi anche per lavorare, arredamenti upcycling con un occhio ai bistro parigini
Cosa Mangiare
Panini gourmet, ma anche selezione di piatti speciali come carpacci di pesce, salumi locali, Roast Beef con verdura di stagione
Cosa Bere
Ottimi i centrifugati freschi
Le specialità
Il cappuccino disegnato da Mauro, vero artista del ritratto su schiuma. Noi lo abbiamo chiesto brandizzato come Salotto di PFG STYLE, voi potete anche personalizzarlo con le iniziali.
L’hanno realizzato con un mood shabby chic, come piace a lei, che ama le atmosfere parigine dei bistrò, ma allineate sulla tradizione nostrana. Lui, che ha in cuore l’arte del fare, ha trasformato oggetti vintage in veri capolavori “anticati”con elementi di upcycling, come la testiera di un letto trasformata in spalliera da divano o le macchine da cucire di una volta oggi tavolini su quali pranzare.
L’insieme restituisce al bar un tocco di originalità, complicata da imitare, mista a un arredamento d’epoca che regala un rilassante effetto casa di campagna.
Stiamo parlando del Lauri caffè situato a Sesto San Giovanni, nell’hinterland milanese, un comune in riprogettazione lontano dagli anni delle acciaierie Falck i cui ampi spazi peraltro dovrebbero trasformarsi in una Silicon Valley italiana.
Quaranta posti a sedere, per questo caffè letterario con un menù veloce ma sofisticato, panini gourmet e piatti elaborati: un luogo baby friendly, ma anche uno spazio dove mangiare e poi aprire il computer. Le atmosfere al Lauri caffè sono rilassanti, al tal punto che dal pranzo puoi arrivare direttamente alla merenda.
LAURI CAFFÈ: L’ANIMA BOHÉMIEN
Micaela, la proprietaria del locale insieme a suo marito Marco che si occupa della cucina, quella parte di Milano la conosce bene: “ci sono nata, so com’è, la conosco in tutte le sue sfumature. Anche nelle peggiori, quando ero piccola e guardavo il cielo mi sembravano tramonti bellissimi. Invece era il fumo colorato degli inceneritori industriali” .
Ma ora le cose sono migliorate ed è proprio qui che occorre rimanere, regalando a quella strada assolata un cono d’ombra dove sostare.
