Ma voi li avete mai assaggiati i bigoli con sugo d’anatra? E’ un piatto prelibato della tradizione veneta, che si accompagna bene ai primi freddi dell’autunno. Si tratta di una pasta lunga che, tirata a mano con il Bigolaro, si mangiava già ai tempi della Serenissima, nel mese di ottobre proprio per la festa del Rosario.

I bigoli si prestano a tante viarianti appetitose, noi del Salotto li abbiamo addirittura provati fritti, proposti come antipasto dallo chef Nicola Donatello del ristorante enoteca Qubò a Costabissara in provincia di Vicenza.

L’occasione per assaggiarli è arrivata da uno dei nostri viaggi verso I sapori della Tradizione, itinerario che ci ha portato dritti dritti verso il Pastificio Pinton, azienda specializzata nella produzione di pasta fresca.

bigotti al sugo di anatra

Dai tortellini ai bigoli: storia di un’azienda alla terza generazione.

Costituita a Vicenza nel 1955, da un’idea di Carlo Pinton di produrre tortellini freschi per le feste, l’azienda alla terza generazione fattura 3 milioni di euro producendo 11 tipi di pasta ed esportando il prodotto anche all’estero.

«Mio padre, che era un rappresentante di formaggio, conosceva bene il mondo degli alimentari – racconta Daniele Pinton –. Un cliente gli parlò dei tortellini buoni mangiati a Bologna, lui rispose lanciando la sfida “te li faccio io”. Convinse la madre Milana, che era una sarta, a dargli una mano e in una notte realizzarono tortellini così buoni che il cliente ne ordinò molti chili. Ma farli a mano richiedeva tempo, così alla Fiera di Milano papà Carlo vide una macchina per tortellini, la prese subito firmando non so quante cambiali. Tutto ebbe inizio da lì, anche la produzione dei tradizionali bigoli richiestissimi a Vicenza e degli altri tipi di pasta».

Una ricetta alternativa per gustare i bigoli la troviamo sempre da Nicola che ha preparato per noi i Bigoli con spuma di Morlacco, finferli e guanciale croccante. Il Morlacco, per chi non lo sapesse, è un formaggio tipico del veneto, presidio Slow Food, prodotto nell’area del Grappa.

Il suo nome deriva proprio dalla popolazione dei morlacchi, prevalentemente pastori, che facevano questo formaggio di latte vaccino tenero e magro.

E se volete assaggiare non vi resta che provare a cucinare le nostre ricette.

image3-10

i bigotti al sugo di antra con la pasta del pastificio Pinton

image2-20