La mia borsa Viola Vinca accoglie la rivista bimestrale Micromega. Quando mi muovo mi piacciono le borse capienti. Questa è di Viola Vinca, me l’hanno data, si può dire, quasi per testarla, perché ancora non è in produzione. 
Chi scrive ha bisogno di spazio, accessori, di doppie agende, taccuini per gli appunti, occhiali, porta tesserine e tanto altro. Capita così anche a voi? 
Ho trovato i due scomparti separati assai efficaci, da una parte ho messo astucci e Moleskine, dall’altra i libri che volevo leggere. Ieri pomeriggio avevo con me la rivista Micromega, Camus e Sartre in copertina a segnalare il filo conduttore di questo numero: l’intellettuale e l’impegno. 
Tutta la verità in poco più di 200 pagine, da leggere con grande attenzione. Per ragionare se la definizione dell’intellettuale engagé ha ancora un senso vi lascio ad alcune considerazioni di Paolo Flores D’Arcais che condivido appieno. Troverete l’intervento esteso all’interno della rivista insieme a 40 pagine inedite di Albert Camus. 

“…le figure della cultura con prestigio e carisma e conseguente privilegio di essere ascoltate esistono eccome. Ciò che latita, semmai, è la disponibilità di queste personalità a mettersi in gioco, a risultare scomode, a farsi dei nemici, a spendersi per gli altri cittadini, anziché curare la propria carriera”. Siete anche voi di questo avviso?
Photo by Natalie Novarese


English version

When I move I like the big bags. Here is how I interpreted my new Viola Vinca bag. The writer needs space, accessories, agendas, notebooks, glasses, and much more. Also what happens to you? I found the two separate compartments very useful to put in my Moleskine and books. Yesterday afternoon I had with me the magazine Micromega, Camus and Sartre on the cover to indicate the theme of this issue: the intellectual and the commitment. Over 200 pages to be read with great attention.