Ecco il giudice più terribile. Lei, come Anna Wintour, fa il bello e il cattivo tempo. Temuta dal fashion system ma adorata dai fans Patrizia Vacalebri lancia dalla redazione dell’Ansa, dove si occupa di moda, veri e propri verdetti. Nessuna concessione. Il suo sguardo arriva al dunque in meno di cinque minuti. Seduta in prima fila, alle sfilate, gli addetti non la perdono di vista. E se per caso esprime un vago cenno di noia sanno già come va a finire.
La giornalista Patrizia Vacalebri è nella giuria di WriteWear. Volete conoscerla meglio? Leggete la nostra intervista

1- Quante paia di scarpe hai buttato nell’ultimo anno?
Credo di non aver buttato alcun paio di scarpe da almeno dieci anni. Da quando lo fece una mia amica per me gettandomi nel panico dopo aver riempito due sacchi grandi della spazzatura pieni di tacchi ”superati” e punte consumate. Da allora lo faccio solo quando sono davvero distrutte nella punta e nei tacchi, ma avendone centinaia e di qualita’ le cambio spesso, ragion per cui le rovino pochissimo. Poi sono un’amante delle scarpe a livello quasi feticista. Ritengo che una bella scarpa possa far diventare elegante anche un semplice vestitino di Zara. Possiedo una scarpiera lunga quattro metri e adoro comprare sandali gioiello, stivali in tutte le fogge, ballerine e décolleté. Ma le scarpe belle e impossibili, da portare intendo ovviamente, magari per via dei tacchi troppo alti, vengono irrimediabilmente accantonate in terza fila nella scarpiera, entrando a far parte di una sorta di collezione. Della serie le adoro, ma non le mettero’ mai! Cosi’ un giorno faro’ la fine di Imelda Marcos, che ne possiede circa tremila paia”
2- Che ne pensi del legame fra moda e letteratura?
“Il legame tra moda e letteratura e’ sempre esistito, dai tempi dei filosofi greci e degli antichi romani. Nell’ultimo secolo e’ diventato piu’ stretto grazie ad autori come Marcel Proust, Gabriele D’Annunzio, Oscar Wilde. Dalla  letteratura la moda e’ passata anche al cinema. Ne sono esempi appunto Il diavolo veste Prada, (la mia autobiografia appunto, ndr. Scherzo ovviamente) tratto da un romanzo meno famoso, a cui la stessa autrice ha dato seguito con Al Diavolo piace Dolce
3- Sei considerata un pò la Anna Wintour italiana, meno male che non faccio la stilista..
“Ad una battuta così spiritosa non posso che adeguarmi rispondendoti in modo altrettanto ironico: mi disegnano così! “



tagged in Events