Qualche giorno fa mi è stato chiesto, durante un’intervista, il perché di questo mio blog. Molti di voi già sanno del libro che sto scrivendo sul “fashion system blogger”.
Pagina dopo pagina ho già raccontato molte cose: esperienze, storie, fatti, interviste. E devo dire con grande entusiasmo, partecipazione e pure una certa felicità per questo piccolo universo in totale agitazione di fronte a scarpe colorate e pacchi infiocchettati.
Finché non mi è parso d’essere in un magazzino vero e proprio, una sorta di Postalmarket a web aperto. Mai un pensiero, mai un libro da consigliare, mai una mostra da vedere. I next post, soltanto pubblicità autocentrata e talvolta imbarazzante. E’ diventato una caccia al regalo, un “guardate bene dove sono stata invitata”, cascate di link, extra link e link su link come fossero diamanti. Non dico che la pubblicità non debba essere mai inserita, i giornali lo fanno, e a volte è anche informazione. Ma solo quella?
Di Chiara Ferragni parlano spesso male, eppure fra i blog di immagine lo reputo il migliore. C’è un plot, i viaggi, le avventure. C’è il lusso che fa sognare. In molti altri blog che non raggiungono questo livello tutto appare periferico. Avete presente la pagina di Tu Style quando propone il capo di sfilata ad un prezzo esorbitante e di fianco quello “povero” per sentirti anche tu come quella della foto?
Lo so, molte di voi non saranno d’accordo con quanto ho scritto. Ma se in mezzo a qualche outfit carino passasse anche un pensiero farebbe la differenza. In sintesi la sostanza.
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portare ad esempio Chiara Ferragni però non è cosa scusa sai
invece penso lo sia, è un blog fatto bene
Ciao Patri, ma sai che anche io lo sto scrivendo un libro sul favoloso mondo? Anyway, oggi ero in Ied a fare lezione di Digital Fashion e stavo facendo vedere ai ragazzi i diversi blog e mi sono impressionata per quanto sia loro invisa, la reputano, da studenti di moda, la parte emersa del MALE.Perchè dopo di lei a pioggia, tanto pressapochismo e poca conoscenza della moda, della sua cultura, del suo valore e della sua storia. Secondo me The Blond Salad ad oggi è un bel prodotto, con scatti belli e sono d'accordo con te, è quantomeno aspirazionale.
Cara Arianna credo abbiano stra-ragione, o si fanno i blog pubblicitari patinati come la Ferragni (ma quanto la odiano?) o si prova a dar giù di pensiero. E vivere di lussi alternativi.
sai, credo che tu abbia ragione, chiara infondo vende se stessa, la sua immagine glamour, la sua filosofia di moda, se funziona c'è un perché, mi piacerebbe tu visitassi il mio blog per avere una tua personale considerazione, un saluto ady
Look and the City
è uno dei blog che seguo regolarmente e che mi racconta!
grazie Patrizia, è un onore. Ady
Ma ti rendi conto di quello che scrivi??
Tu per me non ci stai con la testa…
Chiara Ferragni è l'EMBLEMA del pressapochismo e del non sapere niente sulla moda, il suo post è tutta una pubblicità e una cascata di link, non sa mettere due parole di fila, quelle dure righe sotto i suoi post gridano solo "io, io, io, io" oppure smarchettano il poraccio di turno che le ha regalato i vestiti che indossa o addirittura i viaggi che fa!! Ma quale plot!!
E' tutto il contrario di quello che hai scritto, ma li aprite gli occhi??
Ma quali avventure!! Che è tutta una spa, hotel di lusso e oddio guardare me, il mio ragazzo e le mie amiche fashion!
Come pretendi che risulti simpatica? Ha tutto, tutto, e senza alcun merito! Senza essere affatto migliore di me o di qualsiasi altra ragazza della sua età che un lavoro ce l'ha davvero, che pena guarda...
patrizia, non capisco è un tentativo di aprire un flame su un soggetto che porta visite al tuo blog? se si posso capire, se no sono basita. finchè "ci casca" una ragazzina che vive di immagini carine a casaccio posso capire, ma che lo dica una signora di una certa età e si intende anche d'esperienza, scrittrice, che si professa qualcuno che va oltre l'immagine pubblicitaria allora no.
i casi sono due, o è un tentativo di cavalcare l'onda della sua luce(adesso opaca come non mai)o è una dimostrazione di come in realtà di questo mondo non è stato capito nulla.
sinceramente.
Non è né l'una né l'altra cosa, io sono dcadente e vivo nella penombra. Ti giro alcune domande: quanti blog di moda hai visto? E quanti hanno messo in moto il tuo immaginario? Di quali sei rimasta piacevolmente colpita e di quanti hai potuto dire "le sue parole mi aperto un mondo"?
mostrarsi (squallidamente)nuda per anni, lasciando che le tue foto sparse nel web in ogni dove finiscano nei peggiori forum di onanisti conta evidentemente per gli allocchi. voleva evidentemente fare la showgirl, il fidanzato ahimè era inserito nel mondo della moda e ha ripiegato malamente.
non ha un contenuto, non ha dei follower che non mirino solo a segnalare il proprio di blog, non ha uno stile suo, non sa mettere 4 parole una dietro l'altro. è onestamente anche ormai noioso descrivere la mole delle sue incapacità.
il blog di moda in ogni modo ha stancato. ha stancato almeno chi ha una mente viva e vada oltre la vetrina prezzolata. è un concettò già vecchio, di qualche anno fa. le novità non vanno più cercate nell'ego del blogger, ma nella massa, nelle strade.
a una mia figlia/sorella/amica più giovane consiglierò comunque di studiare e prepararsi, che è più dignitoso finire dietro un bancone di un bar dopo anni di impegno che essere una Ferragni.
postilla.l'inutile ferragni non toglie lavoro a me, ho un lavoro serio e soddisfacente, un guardaroba gradevolissimo, e una vita piena, nel caso mi fosse detto di essere invidiosa,risposta standard a chiunque la critichi.
sui blog di moda così concepiti mi trovi d'accordo, in un attimo sono diventati contenitori. Non di idee purtroppo, ma di futilità. Che non disdegno, intendiamoci, io amo tutto ciò che è puramente inutile. Non avrei fatto questo blog. Ma anche gli aspetti inutili e futili del sociale hanno una loro storia, anzi soprattutto quelli. D'Annunzio e Wilde insegnano tutto a tal proposito. Quindi se fossimo futili con un vocabolario in mano avrebbe forse persino un senso.
li il vocabolario non c'è, "cultura" è la cosa più lontana da quel blog.
saluti
Dunque Francesca la tua è proprio la risposta tipica. Andiamo per ordine:
1- Se mi rendo conto di quello che scrivo? Sì, faccio la scrittice e ho una certa conoscenza del mestiere
2- "Tu per me" è grammaticalmente scorretto, "non ci stai con la testa" lo dici in un altro spazio
3-The Blonde Salade è un ottimo contenitore pubblicitario, esattamente come tanti giornali che si comprano in edicola. Pieni di interviste ai Vip, di modelle magrissime, di vestiti lussuosi.
4- Il plot c'è eccome: il lusso e la bellezza,la famiglia, l'amore, la casa. E la carriera.Tutti glie lementi delle fiction e delle gtandi famiglie reali che vi piacciono tanto quando si sposano
5- "Ha tutto e senza alcun merito": chi lo dice tu? Hai elementi precisi, dati, informazioni, conosci la vita privata. Tu reagisci a un prodotto, appunto, ben confezionato. Di sorrisi e di ricchezze. Il privato delle persone è altro, ma tu fai riferimento a quello pubblico. Cioè quello che vende.
6- Per ultimo non sono qui a difendere nulla, ma a sostenere il pensiero. Ché non dispone di marketing a sostegno.
E tu quali blog leggi allora?
Nell'editoria di moda la Ferragni è benvista davvero da poche persone, e la maggior parte degli addetti la deride (quelle rare volte in cui viene presa in considerazione). Non credo che il suo sia un blog da prendere ad esempio, perché non offre moda (si veste solo di marchette), le foto sono spesso fatte male e non rappresentano nulla, anche quando viene invitata ad eventi che teoricamente dovrebbe documentare; si limita a spiattellare una versione patinata della propria vita ad un target che presumo possa essere più o meno lo stesso del Grande Fratello. Se proprio si deve leggere un blog al solo scopo di vedere "delle belle immagini" senza cercare delle informazioni è meglio puntare su altro.
A parte ad essere bella la Ferragni non so quanto altro possa fare lei, sicuramente ha acquisito una certa popolarità sul web che può permettersi di mettere due foto con un vestito dalle cifre esorbitanti e ritenersi una fashion blogger. Questo è solo quello che vedo e non seguendola in modo particolare, sporadicamente, il mio giudizio è molto campato in aria... Io studio nell'ambito della moda, anche se dalla parte diciamo più "scomoda": ho 21 anni e nonostante la mia giovane età ho una passione nata da non so per la sartoria, il cucito, e tutto ciò che sta dietro alla realizzazione di un capo. Seguo un corso di sartoria e ho già una qualifica da modellista, non potrei stare un giorno senza cucire, ed anche se non m'interesso fanaticamente alla moda, credo di poter dare un contributo ad essa attraverso le mie creazioni. Cerco di avere un mio stile e di portare avanti le mie convinzioni nonostante tutto, nonostante non mi interessi alle sfilate, non mi intenda di marketing, e non mi sforzo di saper creare un book di moda. Io credo che prima di potersi definire un'icona di stile, uno stilista, si debba sapere cosa c'è dietro ad una sfilata e al capo. E' facile disegnare un bell'abito, ma poi come lo realizzi se non hai gli strumenti? Te fashion blogger seguitissima come puoi giudicare se quella che ti hanno regalato è un'ottima giacca o no, e se vale veramente il suo valore? Io per questo ho voluto creare un blog che potesse fondere la moda, o almeno la mia idea di moda, con la mia passione della sartoria, mostrando le mie creazioni, dei tutorial, e piccoli pensieri in fatto di tendenze... Ho divagato un pò, ma leggendo questo tuo interessantissimo post non ho potuto che esporre il fatto che, nonostante vi siano tante fashion blogger che pubblicano solo post pieni di pubblicità, beh ci sono anch'io che certo di fare la differenza nel mio possibile. :)