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Photo by Natalie Novarese

If you get lost, you have to blame it on dreams. Because they are the rest from the reality, which is, for me, a came and go from one extremity to the other of the same wire we call life. But in dreams there are no cords. Or at least you can’t see them and this softens all the passions you have to deal with. Arthur Schnitzler knew it well, and he displayed it on his book “Dream Story”, one of the most innovative pieces of the XX century. He understood, spending almost fifty years writing down his dreams, that dream state is the only place where you can throw away your mask and reveal yourself.

For our Cultress project fashion company La Perla gave us this eye mask, with references to Schitzler’s book and Stanley Kubrick’s film “Eyes Wide Shut”. I wore it yesterday during the #mfw for the inauguration of a new shop in Via Montenapoleone 1. My hairstylist Cristian Colombo used the accessory as a hairband. What do you think about it?

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E’ sempre colpa dei sogni. Che generano smarrimenti. Sono il riposo dalla realtà, da quel transitare da un capo all’altro dello stesso filo. Prima da una parte e poi dall’altra. E poi si riprende il verso e il suo contrario. Nel sogno invece quel filo non c’è, perlomeno non lo si vede. Perciò si attutisce anche il senso negativo del consumare, dello sfilacciamento. Lo sapeva bene Arthur Schnitzler che nel libro “Doppio sogno”, una delle opere più innovative del Novecento, racconta proprio questo. Inserendo l’elemento della maschera per affrontare il dualismo dell’animo umano. Lui che per cinquant’anni ha annotato i suoi sogni ha compreso che l’onirico è uno dei pochi momenti dove le maschere si possono gettare.

Per il progetto Cultress l’azienda La Perla ci ha proposto questa mascherina in riferimento al libro di Schnitzler e al film di Stanley Kubrick “Eyes Wide Shut”. L’ho indossata ieri sera durante la mfw per il nuovo look dello showroom di Via Montenapoleone. Meravigliosi i locali che ricordano la grande architettura italiana, un restyling firmato dall’architetto Roberto Baciocchi, con privé per i clienti vip e tanto di campanello fissato in una grata per chiamare le commesse.
L’hairstylist Christian Colombo, che mi sta pettinando per tutti gli eventi, ha pensato ad un’acconciatura molto particolare, usando l’accessorio come cerchietto per i capelli. Che ne dite?

Pfg wears: total look Silvia Serban – luxury shoes by Viola Vinca