LIVIA SERNACCHIOLI
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Presentarsi e presentare gli altri: le regole del bon quando siamo in un salotto. Se non le conoscete è il momento giusto per impararle, perché il rispetto e la giusta educazione non passano mai di moda. Nemmeno nei salotti “digital” 4.0.
Oggi presentare e presentarsi è un gesto sottovalutato, eppure il Bon Ton prevede rigide regole per i cosiddetti “rituali di accesso”. Forme comportamentali che assumono particolare rilevanza quando siamo in contesti sociali, come il Salotto di Patrizia Finucci Gallo, luogo in cui i bei modi sono il fondamento, nonché cosa gradita. Proprio per questo oggi vogliamo darvi alcuni suggerimenti su come salutare, presentarsi e presentare, così da migliorare o approfondire ciò che permette una corretta instaurazione dei rapporti.
Innanzitutto è bene individuare il fondamento della buona educazione, ma soprattutto del galateo. Per questo via i giri di parola, soprattutto se presentiamo qualcuno, con molta attenzione a non cadere nella zona della confidenza.
È sufficiente nome e cognome, senza esibire titoli ex nobiliari, di studio o soprannomi, perché si rischia di essere troppo leziosi o ancor peggio ridicoli. Fatta eccezione per le situazioni particolarmente familiari dove le norme del bon ton consentono di utilizzare solo il nome.
Quando presentate qualcuno è buona regola sapere correttamente il nome e cognome, per evitare situazioni imbarazzanti: prendete da parte la persona e in modo carino e sincero fatevi ridire il nome. Qualora foste presi alla sprovvista dovrete essere abili con tono di voce e gesti a far sì che sia la persona a completare in modo naturale la vostra frase.
Altrettanto importante è la stretta di mano, un gesto che oggi ha assunto forte rilevanza per capire chi si ha di fronte. Stretta decisa, ma non troppo forte o rischiate di fermare la circolazione a qualcuno, dando dimostrazione di un carattere estremamente dominante, ma peggio ancora non deve essere una mano passiva, che quasi ha il timore.
Ultima considerazione prima di arrivare ad alcune regole cardini che vi accompagneranno: MAI usare il “tu” immediatamente dopo la vostra presentazione, si rischia di passare per maleducati.
POCHE REGOLA MA BUONE
Si presenta la persona più giovane a quella più anziana.
Per la stretta di mano è buona consuetudine levarsi i guanti prima, eccezione per le donne.
Uomini, se indossate il cappello dovreste almeno sollevarlo, solo le donne hanno il privilegio di poterlo tenere.
La mano si stringe con decisione, senza stritolare, ma nemmeno appoggiare passivamente l’estremità.
Se vi viene presentato qualcuno mentre siete seduti: le donne possono rimanere comode, mentre i signori devono comunque alzarsi.
No agli inchini. Il baciamano, ottocentesca abitudine, può essere ancora oggi cosa gradita, ma deve essere veloce e sfiorato, accompagnando la mano della donna al viso, piegandosi leggermente in avanti.
Tono di voce mai eccessivamente alto, o rischiate di sembrare persone poco gradevoli.
Salutare tutti i presenti è indispensabile, soprattutto se il numero di persone è ristretto.
Presentarsi comunque alla persona con cui abbiamo avuto modo di intrattenerci, seppure il dialogo sia stato breve
Se pensate che questi principi siano obsoleti vi state sbagliando. I saluti e le presentazioni sono l’inizio e il fondamento delle pubbliche relazioni, che nascono per un puro piacere o per lavoro. Non è mai sbagliato, quindi, dedicare ad esse una particolare cura. Comportatevi sempre come vorreste che il vostro interlocutore si comportasse nei vostri riguardi.