PATRIZIA FINUCCI GALLO
La magia di Pitti 95 è al massimo del suo splendore: tra una parata di personaggi (Patrick Dempsey, Paris Hilton e molti altri), party esclusivi, cene placée, tagli sartoriali, cachemire a profusione, note di Acqua dell’Elba, mostre che animano la città e anche una nuova piazza alla fine di Ponte Vecchio, dedicata a Salvatore e Wanda Ferragamo.
Finita l’epoca dei dandy del muretto, a pavoneggiarsi davanti ai padiglioni incrociando gli scatti dei fotografi, tornano gli uomini di strada, eleganti e compiti nell’aspetto ma ancora vergini sul piano della cortesia e del savoir faire. L’abito non fa il monaco, questo lo sappiamo, ma ottiene un’istantanea sui prestigiosi settimanali di moda. Poco importa se si cammina spintonando le signore o arraffando gli antipasti al buffet, immobili fino alla fine come il muro di Berlino che per tirarlo giù ci sono volute le picconate.
E tuttavia sul piano delle tendenze per questa edizione di Pitti 95 l’uomo è impreziosito dai dettagli, ammorbidito dal velluto e reso chic dai pantaloni voluminosi con le pinces. Modernizzato, persino intellettualmente, dal parcoat, un connubio tra lo storico parka e l’attuale cappotto.
C’è dunque originalità ma anche tanta voglia di rivedere la moda, più ecologia e green con l’intervento di una nuova figura, l’ecodesigner. Red, per esempio, ha presentato una capsule collection insieme al designer ecologico Tiziano Guardini, mentre Replay aggiunge una linea di denim ecosostenibile.
E sulla strada dei colori il viaggio si fa divertente con i capi peacot di lana casentino proposti in nove sfumature diverse, fra cui il rosa per le donne, da Moneta clothing e le anteprima di Doria 1905 dove l’idea del globetrotter rimanda al cappello arrotolabile da inserire nell’apposita borsetta genderless.
Suggestive le sfilate, rese ancora più singolari dalle location fiorentine aperte per l’occasione. Nel Chiostro di Santa Maria Novella, ad illuminare solo le torce del pubblico fornite all’ingresso e sparate sui modelli, il designer Glenn Martens direttore creativo di Y/Project lancia un messaggio di forza, indipendenza e trasformabilità. Nel senso più comune di personalizzalo come ti pare
Ph by Vanni Bassetti
Credit Pitti