PATRIZIA FINUCCI GALLO
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Preraffaelliti e tableau vivant al Palazzo Reale di Milano
Siamo nel 1848 in una Europa ardente, accesa dalle rivoluzioni politiche e sociali. Tuttavia in Inghilterra sette studenti decidono di liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla dipendenza di vecchi maestri. Una rivoluzione nella rivoluzione. Così compatta e forte da diventare uno stile di vita, una nuova forma di arte, o meglio un’associazione che diventerà la Confraternita dei Preraffaelliti e che si svilupperà durante l’età vittoriana.
Paesaggi, temi medioevali, figure luminose, tutto ha un tocco fiabesco, persino la morte come si vede nel bellissimo ritratto di Ophelia realizzato da Millais. Ora a Milano una grande mostra li porta alla ribalta proponendo più di 80 opere straordinarie, tra le quali alcuni dipinti iconici come Amore d’aprile di Arthur Hughes e la Lady of Shalott di John William Waterhouse.
“Preraffaelliti. Amore e Desiderio” e per tre giorni l’arte dei tableau vivant
La mostra “Preraffaelliti. Amore e desiderio”, promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE e organizzata in collaborazione con Tate e curata da Carol Jacobi, Curator of British Art, 1850 – 1915 di Tate Britain, resterà aperta fino al 6 ottobre 2019.
E per chi ama le suggestioni vi segnaliamo che nelle serate di martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 giugno alle 21.30 proprio nella Piazzetta Reale l’arte preraffaellita sarà raccontata attraverso i tableau vivant, realizzati dalla compagnia Teatri 35, per far rivivere al pubblico alcune scene collegate ai dipinti ottocenteschi.
Un percorso stabilito vi consentirà di conoscere bene il movimento nel suo insieme. Le opere saranno infatti presentate attraverso otto sezioni tematiche, ecco quali sono.
LE OTTO SEZIONI IN MOSTRA
Un Medioevo moderno
La Confraternita dei Preraffaelliti era costituita da studenti di materie artistiche che si erano
ribellati contro le formule apprese alla Royal Academy. I loro leader erano Dante Gabriel
Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt.
Il padre di Rossetti, Gabriele, membro della Carboneria italiana, era esiliato a Londra. I suoi figli
e i loro amici crearono un’associazione intesa a riformare l’arte britannica.
Intento dei Preraffaelliti era introdurre nell’arte e nella poesia un nuovo realismo e un nuovo
significato. Il nome che si erano dati esprimeva la loro ammirazione per i pionieristici artisti del
Medioevo italiano, prima che gli stili “raffaelliti” del Rinascimento si affermassero nel campo
dell’arte.
Pittori poeti
Molti membri della cerchia preraffaellita erano anche scrittori, e con i loro dipinti intendevano
confrontarsi con quella letteratura che ammiravano. Sceglievano brani da Chaucer, Dante,
Shakespeare, dai poeti romantici e da moderni come Robert Browning e ne facevano i soggetti
dei loro disegni e dei loro dipinti.
Le storie d’amore che raccontavano corrispondevano alle moderne difficoltà dello stile di vita
loro e dell’ambiente: amanti divisi dalle famiglie, dal ceto o dal denaro, per esempio, oppure
amanti manipolatori e infedeli. A posare erano parenti e amici. In quattro opere della sezione è
ritratta la modella, poetessa e pittrice Elizabeth Siddall.
Una fede laica
Rispetto ad altri soggetti letterari, la Bibbia aveva il vantaggio di testimoniare una storia più
antica e suggerire pertanto verità più universali. I Preraffaeliti diedero nuova vita a soggetti
religiosi che ritenevano avessero ancora rilevanza.
Evitando un approccio convenzionale, idealizzato, gli artisti del gruppo guardavano anzitutto
alla vita reale e da lì sviluppavano ogni dettaglio dei loro scenari. Questi personaggi sacri così
realistici suscitarono critiche.
Dell’arte sacra i preraffaelliti trassero anche i metodi narrativi, e in tal modo tutti i dettagli
presenti nelle loro scene contribuivano a suggerire ulteriori significati. Oggi nei loro dipinti
cerchiamo allusioni, chiavi di lettura e simboli per l’interpretazione delle storie e del carattere
più profondo dei personaggi raffigurati.
Fedeltà alla natura
I Preraffaelliti furono i primi artisti a esibire dipinti eseguiti all’aperto o comunque non in
studio. I treni, le navi a vapore, la crescita di un turismo anche popolare inducevano gli artisti a
uscire dai loro studi per dipingere sul posto.
Il gruppo era incoraggiato dal critico e collezionista John Ruskin, il quale riteneva che la natura,
in sé, fosse già un’opera d’arte creata da Dio, e che la verità dell’emozione e dello spirito si
potesse trovare osservandone da vicino la bellezza. I Preraffaelliti indagarono una gran
quantità di motivi nuovi e di nuovi effetti di luce.
Vita moderna
Soggetti tratti dalla vita moderna erano centrali nell’arte e nella letteratura britanniche sin dal
Settecento. I dipinti preraffaelliti ispirati alla vita moderna conferivano realismo e complessità
psicologica a soggetti presi dalla vita del tempo e toccavano questioni che quegli stessi artisti
dovevano affrontare nel loro privato: i loro dipinti riflettevano cambiamenti sociali come il
viaggiare e l’emigrazione, le crescenti preoccupazioni per la cura e l’educazione dei figli, ma si
concentravano soprattutto su un’idea moderna dell’amore.
Nessun membro della Confraternita ebbe una vita sentimentale convenzionale. Il tema
dell’amore e del desiderio in senso moderno sfidava la concezione vittoriana del ruolo della
donna e metteva allo scoperto i problemi socio-economici dell’epoca.
Amore romantico
Dopo lo scioglimento della Confraternita (1853), la cerchia dei Preraffaelliti guadagnò nuovi
osservatori e nuovi seguaci. Rossetti abbandonò la “fedeltà alla natura” per concentrarsi su
piccoli disegni e acquerelli ispirati all’arte e alla letteratura medievali, soprattutto alla poesia di
Dante e alle storie arturiane di Thomas Mallory. Questi lavori, di carattere particolarmente
intimo, venivano donati o venduti a colleghi, amici e collezionisti.
Lo stile di vita bohémien dei Preraffaelliti rigettava ogni convenzione sociale e artistica. Molti
loro disegni rappresentano amanti in situazioni emotive complesse: un’eco della vita vera.
Bellezza dell’anima, bellezza del corpo
Rossetti e i suoi seguaci conobbero una seconda fase “estetica” del Preraffaellitismo esplorando
connessioni tra arte, design, poesia e musica e orientandosi all’idea di bellezza e al suo potere
seduttivo.
Svilupparono una ritrattistica nuova e poetica, raffigurando donne della loro cerchia come
personaggi letterari. Concentrate in se stesse e perse nelle loro fantasticherie, queste figure non
raccontano una storia evocando, piuttosto, un sentimento e un’atmosfera.
Rinacque l’entusiasmo per i grandi artisti del Rinascimento, come Leonardo da Vinci e Tiziano,
con l’opulenza delle stoffe da loro raffigurate, col loro stile ritmico e rotondo e con la
morbidezza della loro luce. Burne-Jones fu in Italia più volte e sviluppò uno stile idealizzato per
i suoi soggetti ultraterreni.
Se all’epoca della nascita della Confraternita le modelle preraffaellite erano state criticate per il
loro aspetto comune e ordinario, ora divennero icone di moda da seguire.
Mito
Negli anni Ottanta i Preraffaelliti avevano ormai guadagnato seguaci, successo e fama; il loro
stile aveva pervaso l’arte britannica e stava influenzando l’arte e le arti applicate di molti altri
Paesi. I loro temi ispirarono lavori su più ampia scala. I miti e le leggende rifornivano questi
dipinti di grandi dimensioni di un repertorio di storie d’amore e di mistero.
Le campagne per una maggiore eguaglianza dei diritti suscitarono il timore che le donne
emancipate potessero sconvolgere le norme morali, domestiche e sociali, il che trovò
eco nell’arte e nella letteratura. I Preraffaelliti furono tra i primi a rappresentare le donne come
forze potenti, misteriose, distruttive: dee, incantatrici e altre mitiche femmes fatales.