di Roberto Di Caro

«To find our style, our sound»: il suo intento l’ha dichiarato con parole chiare, Oksana Lyniv, nuova direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna e prima donna a ricoprire un tale incarico nella storia dei teatri lirici in Italia. “Our”, il nostro: cioè il suo e quello dell’orchestra, «come un corpo solo». A giudicare dall’anteprima di venerdì 14 gennaio al Teatro Manzoni, il primo atto della Valchiria di Richard Wagner in forma di concerto preceduto dal poema sinfonico Morte e trasfigurazione di Richard Strauss, le fondamenta e le condizioni per quell’ambizioso obbiettivo ci sono tutte: un’esecuzione di grande levatura, una direzione pulita e netta e insieme fluida, capace di rendere nel gesto musicale e nella forza espressiva la complessità drammaturgica degli spartiti wagneriano e straussiano.

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Non era affatto scontato: per dirla con il Sovrintendente del Tcbo Fulvio Macciardi, a volte grandi direttori e grandi orchestre non si trovano, non legano, non scatta alcuna empatia, e allora sono guai. Invece. Al termine dell’esibizione, cinque uscite in palcoscenico e lunghi applausi (condivisi con le tre voci Elisabet Strid, Stuart Skelton e Georg Zeppenfeld) certificano quello che a oggi pare un feeling istintivo tra il pubblico del Comunale e Oksana Lyniv.

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Ucraina, 44 anni, prima donna ad aver diretto all’ipertradizionalista Festival di Bayreuth, innamorata di Wagner e del repertorio tardo-romantico, di Čajkovskij, Dvořak ma anche, come lei ha ricordato, dell’assai meno noto compositore della sua Ucraina Boris Lyatoshinsky, a Bologna ha bruciato le tappe, avendo ottenuto la nomina dopo una sola direzione al Comunale, a porte chiuse nel marzo dell’anno scorso e in replica due mesi appresso.

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Nella stagione lirica 2022, che s’inaugura ufficialmente sabato 29 gennaio con laTosca per il podio di Daniel Oren, Oksana Lyniv dirigerà in aprile Iolanta di Čajkovskij e in ottobre Andrea Chénier di Umberto Giordano, nonché tre concerti. Sarà il banco di prova per testare come dall’attuale ammaliante luna di miele Lyniv sarà riuscita a procedere nella ricerca di quel nuovo «nostro stile, nostro sound» che ha promesso al suo esordio.

Foto di Michele Lapini e Andrea Ranzi, per concessione del TCBO.