In Toscana lo dicono ancora: “può indossare qualsiasi cosa tanto ha la bellezza del ciuco”. Nel senso che è una ragazza giovane e qualunque cosa le sta bene, a prescindere. In realtà il nesso tra il ciuco (l’asino per chi se lo chiede) e la bellezza ha origini francesi, pare infatti che la frase originaria fosse “La beauté de l’âge”, ossia la bellezza dell’età. Ma la traduzione della parola âge in italiano per uno strano refuso divenne âne, ovvero asino.

E quindi ancora oggi si dice la bellezza dell’asino. Non è la definizione più infame che abbia sentito per indicare l’età di una donna e il tempo che passa e l’accompagna. Il peggio ha da venire e i naturali mutamenti di un corpo, che si evolve negli anni e nella storia, pare necessitare di un proprio vocabolario. Insomma una sorta di Garzantina che chiarisca, passo dopo passo, la natura del tuo “disagio” utilizzando similitudini animalesche o rimandi da “raccapriccio”, come direbbe l’amico Alessandro.

La bellezza promette sempre, ma non dà mai nulla.


(Simone Weil)

cinque definizioni antietà che non vogliamo più sentire dire

BOICOTTARE

Le 5 definizioni legate all’età che vorremmo non sentire più.

 

VISO A MARIONETTA. Sono le rughe ai lati della bocca che scendono in basso per la perdita di tono delle guanciotte. Il risultato al quale si associa è quello di una marionetta triste.

LA GOBBA DEL BISONTE. Sta a indicare quella sorta di gobbetta che hai dietro la nuca, con gli anni si accentua ma puoi rimediare con una crema anticellulite e massaggi specifici.

CODICE A BARRE. Quando hai le rughe intorno alla bocca, sopra il labbro superiore, l’immaginario va al codice a barre dei supermercati. Terribile.

ALI DI PIPISTRELLO. Se hai la pelle un po’ cadente sotto l’avambraccio questa è la definizione con la quale ti ricordano.

ORECCHIE DI ELEFANTE. È il termine con cui definiscono le labbra vaginali di una donna matura. Non correte dal chirurgo plastico per ringiovanirle.