La pizza è uno dei piatti più amati e diffusi in tutto il mondo. La sua bontà e versatilità la rendono un simbolo della cultura italiana e un piacere per il palato di milioni di persone. Ma dietro a ogni deliziosa fetta di pizza c’è un pizzaiolo, figura professionale che merita di essere valorizzata e apprezzata. Intanto perchè sono anche dei veri e propri ambasciatori della cultura italiana, spesso custodi di ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione. E poi sono in grado di raccontare storie e tradizioni attraverso le loro creazioni culinarie.

Di questo e di molto altro si parlerà il 22 aprile nel corso del primo convegno “Formare per crescere” organizzato da Molini Pivetti e da Iannucci Academy: scenario il Parco Archeologico di Pompei. In base a un protocollo di intesa tra la città di Ferrara e la città partenopea si intende valorizzare la figura del pizzaiolo nel quadro della formazione scolastica alberghiera, cosicché un indirizzo di studi specifico possa corrispondere ad una precisa scelta di vita e di evoluzione professionale.

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PIZZA E PIZZAIOLO A POMPEI PER UN GRANDE CONVEGNO SUL TEMA

«Pompei è Patrimonio dell’Umanità – spiega il sindaco Carmine Lo Sapio – e l’umanità deve beneficiare dell’indotto turistico. Il protocollo siglato con il collega di Ferrara, firmato non a caso, nella città che, secondo la storia, è la patria della pizza, va a costruire un processo che si apre al territorio e che coinvolge i giovani. Da sindaco di Pompei e da consigliere della Città Metropolitana, con delega al Turismo, ho coinvolto nel progetto tutte le realtà istituzionali e imprenditoriali».

Valorizzare la figura del pizzaiolo significa non solo apprezzare il loro lavoro e la loro abilità, ma anche sostenere la tradizione culinaria italiana. Significa riconoscere che la pizza è molto più di un semplice piatto da asporto o da fast food, ma un vero e proprio simbolo di cultura e identità.

«Tra Ferrara e Pompei è nata – sottolinea Alan Fabbri, sindaco del capoluogo estense – una bella partnership, che avvicina due città già unite sotto l’egida dell’Unesco. Una collaborazione che va intensificata con l’obiettivo di dare seguito al progetto di valorizzazione della figura del pizzaiuolo. Nonostante la relativa lontananza geografica, queste due città sono vicine già da tempo: con i suoi stabilimenti nel Ferrarese, l’eccellenza italiana Molini Pivetti produce più di 240mila tonnellate di farina all’anno, utilizzate da molti pizzaioli napoletani proprio in Campania. Da qui la volontà di sostenere il riconoscimento ufficiale della figura del pizzaiolo all’nterno dei programmi didattici degli istituti alberghieri».

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Quindi, la prossima volta che assaporerete una deliziosa fetta di pizza, ricordatevi di chi l’ha preparata con amore e dedizione. Godetevi ogni morso con gratitudine per l’arte culinaria che avete tra le mani. E se avete l’opportunità, visitate una vera pizzeria italiana e lasciatevi stupire dalla maestria dei pizzaioli che lavorano dietro le quinte.

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