PATRIZIA FINUCCI GALLO
Nemo propheta in patria, si sa. Poche eccezioni e fra queste non rientra di certo la storia di Ottorino Respighi, compositore bolognese ((1879 – 1936) arcinoto all’estero e quasi ignorato nel capoluogo emiliano-romagnolo.
Ci voleva un giramondo come Maurizio Scardovi, peraltro nato a Melbourne in Australia, talent manager nel campo operistico, per inventare il Festival Respighi Bologna: “ ero all’estero e mi sono stupito di quanto amassero Respighi, sapendo che abitavo a Bologna le persone mi chiedevano se nella mia città ci fosse un festival a lui dedicato. Non c’era e così l’ho inventato”.
Festival di Respighi al via la seconda edizione
Alla seconda edizione il calendario degli eventi si ripropone ancora più ricco e coinvolgente con spettacoli, concerti, prime assolute, proiezioni della filmografia respighiana, convegni, cene dedicate, passeggiate nei luoghi dove il maestro era solito villeggiare.
Un tributo che inizia il 9 giugno con il concerto in Piazza Maggiore per terminare il primo ottobre con un’ altra esibizione nella sala Bossi del Conservatorio, dove Respighi si diplomò.
Scardovi ha anche anticipato che la successiva edizione del 2025 sarà inaugurata dal grande Zubin Metha