Abiti che sembrano tesori da custodire in uno scrigno: preziosi per il tempo che hanno attraversato, affascinanti per l’architettura con cui sono stati costruiti. Come impalcature di sostegno alla bellezza naturale per esaltare volti e ricchezze in un periodo, come il ‘700, dove le corti dettavano il canone estetico. Ricami raffinati e preziosi filati metallici per un Robe à l’anglaise del 1780 in gros de tours di seta che pare un’opera d’arte: “Era un abito molto costoso con un valore importante, in termini di raffronto potrebbe arrivare nei giorni nostri a 50.000 euro” – ci spiega Daniela Degl’Innocenti, curatrice della mostra Il Capriccio e la Ragione – lo abbinavano a scarpe dello stesso tessuto e ad accessori di splendida fattura”.

Tutto del bello è qui rappresentato, nella sala dei tessili antichi del Museo del Tessuto di Prato. Oltre 100 oggetti, tra vestiti porcellane dipinti ed incisioni, si snodano nei 400 metri di allestimento per testimoniare i fasti delle corti europee di un secolo così ricco e complesso.

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Il Capriccio e la Ragione, le sezioni da visitare.

La prima parte della mostra è dedicata al tema dell’esotismo. Qui ci trovate diversi oggetti che mostrano l’influenza dell’Oriente sui gusti degli occidentali: lacche, porcellane, tessuti e decorazioni danno vita a una singolare trasformazione del gusto e degli accostamenti come l’eccentrico Bizarre, il naturalistico Revel e il lezioso Dentelles che imita l’effetto dei merletti. Un curioso cappello da notte ricorda il Giappone degli anni passati.

La seconda parte, quella centrale, è dedicata alla riscoperta dell’ornato dell’arte classica con gilet maschili degli anni settanta del Settecento di proprietà del Museo Stibbert, bottoni cammeo prodotti dalla manifattura inglese Wedgwood e motivi decorativi ispirati all’antichità. Il tema delle “rovine” va per la maggiore, incorniciate da rami, nastri e pizzi che definiscono le strutture a “meandro”. Si procede dunque verso la fine del secolo dove le decorazioni si alleggeriscono in sintonia con l’avvento del pensiero razionalista. Una nuova palette cromatica caratterizza la nuova estetica neoclassica: bianco, rosa pallido, verde acqua, celeste, giallo chiaro, con colori che sembrano sbiaditi dal tempo.

Insomma un lungo pezzo di storia che potete interpretare guardando la mostra con tutti gli stili propri del Settecento giacché, come scrisse Ennio Flaiano secoli dopo, la moda è l’autoritratto di una società e l’oroscopo che essa stessa fa del suo destino.

Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento europeo

Museo del Tessuto, Prato fino al 29 Aprile 2018.

Per guardare le foto scorri le slide qui sotto.

10. Gilet 13926 M.Stibbert 12. Abito femminile TA 1062 G.Costume 23. Dipinto Liani Collezione Pratesi 26. Dipinto Van Wittel M.P.Pretorio 17. Scarpe SC0000520 M. Ferragamo 25. Dipinto Le Brun Eredi A.Esposito 24. Dipinto Kasteels  Tornabuoni Arte 22. Tazza piatto 11238 M.Stibbert 14. Bottoni 13762 M.Stibbert 13. Abito Maschile TA 3735-37 G.Costume