Sabato, 4 dicembre 2010. Scrivere sui muri.
Oggi sono andata a vedere la prima personale a Bologna di Alessandro Bergonzoni. Tema: “Il nascosto in quello che si vede, l’antiassodato: la dismisura”.
Fili di ferro, cartone, pezzi meccanici presi dalla fabbrica del padre si univano a scritte nere o blu, a parole circolari. Faceva pensare ad un’officina del pensiero. Sarebbero piaciute tanto a Gastone Novelli. Fino al 5 marzo alla Otto Gallery.
Alla mostra
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“Io racconto la metamorfosi tra scrittore, attore e pittore e il connubio con quello che è, da poco, la vendita. Mi sono messo a fare mostre da circa un anno e mi interessava parlare con chi ha in mano il ‘finanziamento’, raccontargli delle altre avventure che passano per la testa di chi crea”.
(intervista di Mariangela Maritato estrapolata dalla rivista Arslife )
Il poeta Alberto Grossi di fronte all’opera “Parole sole” di Alessandro Bergonzoni.
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Alessandro Bergonzoni nel suo studio (foto presa da Arslife)
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