11 GENNAIO 2014

ART DE VIVRE
Patrizia Finucci Gallo wears  jacket Ungaro blouse Nara camicie coat Ter et Bantine
Photography Natalie Novarese


Lo hanno sempre scambiato per un francese, René Gruau, ma in realtà era nato a Rimini, nella mia Romagna. Prese il nome della madre perché era più glam, nel mondo della moda suonava certo meglio di Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate. 
Interpretò fashion e design attraverso la pittura, divenne famoso per i suoi ritratti dell’alta società e per quelle figure femminili esili e lunghe in stile déco.
C’era in lui tanto dell’immaginario felliniano che ho ritrovato, in parte, proprio in occasione di Pitti nella boutique di Stefano Ricci, dove è stato presentato il nuovo catalogo A/I 2014-2015. L’accostamento non è azzardato, anzi. Le figure di Gruau diventano vere, si animano di modernità. Ritornano a vivere. In un gioco di accostamenti e somiglianze che riprendono temi e colori dei disegni originali. Per una collezione raffinata con richiami cromatici tra abito e accessori. E lusso, tanto: gemelli in oro, onice e diamanti, giacche di seta lavorate dall’Antico Setificio Fiorentino, giacconi in cachemire, piumini con collo di visone. 

Stefano Ricci & Gruau. After the surrealism of René Magritte, the photopraphic painting of Jack Vettriano, the Galleria degli Uffizi’s unique collection of self-portraits, it is now time to make a tribute to René Gruau, famous designer for his mademoiselles which evoke Toulouse Lautrec’s atmospheres.