by Stefania Mioli

Vi è mai capitato di ricevere un invito per partecipare ad un salotto culturale? Se ancora non è accaduto tenete a mente queste cinque regole, perché presto potrebbero tornarvi utili. In questo ultimo anno infatti la tendenza a ricevere in casa si è sviluppata e ampliata, ritrovando così un’antica usanza “salottiera” che consente ai presenti di scambiare idee, dialogare con gli autori, conoscere nuovi talenti. Insomma una Bloomsbury d’avanguardia, contemporanea e dinamica, che utilizza tutti i canali di comunicazione per fare di un evento privato il contenuto da divulgare e condividere anche all’esterno.

PFGSTYLE LOUNGE, il salotto che Patrizia organizza da cinque anni, ha proprio questo intento: diffondere l’eccellenza italiana in tutte le sue forme, dalla moda al cibo, dall’arte al design, dalla letteratura al lifestyle. Se volete partecipare ad una delle nostre serate inviate una mail a: invito@pfgstylelounge.it

L’arte di far salotto 5 regole per non sbagliare outfit

Per salotto si intende un luogo di aggregazione, in cui avviene uno scambio di opinioni fra i partecipanti su un argomento, stabilito solitamente da chi lo organizza. Diventando così un’ottima occasione per farsi conoscere, anche il minimo dettaglio può fare la differenza.

Di estrema importanza è dunque il primo impatto, ovvero quando il padrone di casa apre le porte del salotto, per accogliere gli invitati: la stretta di mano, il modo in cui ci si porge, ma ovviamente anche il look..perché, cari lettori, è proprio vero che in questo caso l’ abito fa il monaco.
Alcuni rimangono su uno stile classico, per non sbagliare, altri, quelli più arditi, osano uno look più originale, proprio per distinguersi dagli altri. Ma attenti perché sebbene entrambi siano strategie corrette, non bisogna però portarli all’estremo! Per non correre questo rischio, date un’ occhiata ai consigli che abbiamo pensato per voi:

Regola numero 1. Informatevi sui padroni di casa, sui loro gusti e sul lavoro che fanno. Se sono designer, ad esempio, potete anche puntare sulla eccentricità “d’autore”. Se sono stilisti giocate con il vintage, se sono intellettuali passate a rassegna i capi di Prada.

Regola numero 2. Se vi dicono poco sui gusti dei proprietari allora siate abbastanza neutri. Tuttavia munitevi di accessori, grandi e ben visibili. Un semplice tubino nero, se scegliete gli accessori giusti, vi regala allure. Puntate ai gioielli di Sharra Pagano o alle collane di Ugo Correani.

Regola numero 3. Mai presentarsi ad un salotto vestita da lavoro, ho sentito di persone che non hanno mai varcato la soglia di casa indossando il jeans e il maglione della giornata. Un mio amico, che aveva un esclusivo salotto a Milano, lo riteneva una mancanza di rispetto, “se non si cambiano per venirmi a trovare – diceva – non vedo perché accoglierli”.

Regola numero 4. Via libera sulle scarpe, piacciono molto e di foggia anche ardita. Usatele colorate, da sera, ma evitate le zeppe per favore. Vale anche d’estate.

Regola numero 5. Niente gonne inguinali, se non avete un fisico da modella. L’effetto borderline è dietro l’angolo e gli spogliarelli nei salotti, come quello immortalato da Fellini, non si usano più. L’unico che si è tolto i vestiti fu Achille Bonito Oliva in casa del gallerista Fabio Sargentini. E quello sì che fece notizia.

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