PATRIZIA FINUCCI GALLO
Erano belle le donne dipinte da Rubens? O erano troppo grasse anche per i criteri di bellezza del Seicento? E quali possibilità di successo e di felicità avranno avuto nella realtà sociale del loro tempo? Se lo chiede Arthur Marwick in un bellissimo testo, Storia sociale della bellezza, proprio partendo dal presupposto che l’esaltazione della bella presenza, nata con la rivoluzione industriale, favorisce e discrimina uomini e donne.
Dal canto nostro siamo convinti che #labellezzachiamabellezza tant’è che l’abbiamo usato come titolo e dunque hastag del nostro prossimo imminente salotto di pfgstyle.
Sarà pure una questione estetica, ma sono altrettanto convinta che se una persona si circonda di bellezza il risultato che emana è il fascino. Un po’ come accade al corpo quando assume vitamine, la pelle si illumina e diventa radiosa. Così se impariamo a rendere il nostro quotidiano ricco di incanto ecco modificarsi piano piano anche la percezione che abbiamo di noi stessi.
Eh, direte voi, bisogna aver denaro per vivere bene e fare cose magnifiche. E invece no, noi del salotto di Patrizia Finucci Gallo siamo pronti alla sfida. Il lusso non è mai solo ciò che si raggiunge con il denaro, al contrario è uno stato di grazia. Una ricerca continua del bello.
IL SALOTTO DI PFGSTYLE
E chi può insegnarcelo meglio di Gabriele D’Annunzio, poeta, scrittore esteta e uomo dalle mille passioni. Così abbiamo deciso di aprire il dibattito proprio dalla sua figura, appoggiandoci al libro Con D’Annunzio al Vittoriale scritto da Giordano Bruno Guerri, foto di Lorenzo Capellini pubblicato da Minerva Edizioni.
A parlare del Vate sarà con noi Paola Goretti, storica del costume e studiosa di Gabriele D’Annunzio. Paola è stata anche consulente di un bellissimo progetto ideato dalla maison di profumi Mavive che ha lanciato sul mercato Aqua Nuntia, il profumo immaginato dal poeta e mai messo in commercio perché l’impresa che lo aveva incaricato andò in fallimento.
Circondarsi di bello, dicevamo poc’anzi, è il segreto per vivere bene. Ma come si può fare? A darci interessanti indicazioni sarà Alessandro Marocchi, ideatore del format Slow dandy creato per promuovere lo stile e il pensiero di chi si riconosce nell’immaginario dandy. Dedicato a tutte quelle persone che credono ancora al primato della qualità sulla quantità, della differenza sull’omologazione, che ricercano l’autenticità e l’eleganza.
Ma la bellezza è anche ritualità e cura del corpo. Il piacere di ritagliarsi un tempo per sé, un tempo da soli. Dove gli effluvi dispersi nell’aria ci fanno sentire preziosi e importanti. Della bellezza come accudimento ne parleremo con l’esperta Anna Semenzato, al lancio della sua prima linea Oliorito, basta su ricette recuperate dagli Etruschi.
Ma tendere al bello significa anche rivivere, come riferimento culturale, la storia delle donne del passato come l’affascinane Matilde di Canossa, ben narrata dalla scrittrice Eliselle. E se questo non vi bastasse ci faremo raccontare al salotto qualcuno dei “101 modi per diventare bella milionaria e stronza”, un pamphlet scritto da Eliselle un paio di anni fa ma sempre discretamente attuale.
Bellezza significa anche condivisione e recupero della storia. Per questo motivo il salotto di pfgstyle appoggia la campagna “March on” di Elizabeth Arden dedicata ai progetti e alla realizzazione di personale di tutte le donne: vi invitiamo perciò ad acquistare l’edizione limitata del rossetto rosso nella tonalità Red Door Red, firmata da Reese Witherspoon e venduta in tutto il mondo, il ricavato sarà devoluto interamente ad Un Women. Pioneria della cosmetica Elizabeth Arden aveva fornito i rossetti rossi, nell’iconico colore Red Door, alle suffragette in marcia sulla Fifth Avenue intente a protestare per i propri diritti e l’emancipazione.
VOLETE CONTATTARCI PER UNA COLLABORAZIONE O PER PARTECIPARE AL SALOTTO?